Bruno Rossi – il ricordo di Luigino Squalizza e dei Fisarmonicisti del FVG

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Bruno RossiCi siamo conosciuti in uno dei vari convegni sulle tradizioni orali, che nella seconda metà degli anni ’70, erano stati organizzati al CCA, presso l’Università di Trieste. Se Bruno fosse qui sicuramente saprebbe darci l’indicazione esatta perché aveva molta più memoria di me. Un giorno mi ha telefonato per dirmi che c’era da scrivere degli articoli sulla musica in regione nel quinto volume dell’Enciclopedia del FVG. Da quel momento è iniziata la collaborazione, scambi di idee e d’informazioni, che ci hanno portato a completare le ricerche sui costruttori di armoniche, editori, stabilimenti tipografici, litografici, negozi di musica, cartiere, cartolerie, accordatori, dischi di tradizione, cantanti lirici ecc. Questi dati sono confluiti poi nei libri, ora firmati da lui ora da me, distribuiti dalle Edizioni Musicali Pizzicato.
Nel 1984 Bruno aveva pubblicato la prima edizione della Discografia Friulana e una raccolta di canti popolari con editori diversi. Una sera mi telefonò e mi comunicò che aveva aperto una casa editrice musicale, la “Pizzicato”. Non gli dissi nulla, ma pensai che era diventato scemo! Dapprima era stato un ottimo agente commerciale, dopo il disastroso terremoto, grazie al suo licenzino conseguito al Conservatorio, si era impiegato nella scuola pubblica come insegnante di canto e a Pontebba era diventato un operatore culturale. Non ponevo nessuna fiducia in questa novità imprenditoriale.
Trieste, città particolare, ha prodotto uno dei maggiori editori musicali europei, quel Carlo Schmidl, che aveva negozi anche a Lipsia e a Dresda. Prima di lui altri lo avevano preceduto. Schmidl aveva dei vantaggi: il confine di stato era a Cervignano e lui rappresentava nel mondo tedesco (dal Mar Nero al Baltico) le Edizioni Ricordi; nella città giuliana esistevano dieci fabbriche e “fabbrichette” di pianoforti, il mercato era in ascesa. Vennero le due grandi guerre e Trieste le perse tutte e due, tanto che nei primi anni ’80 se volevi accordare il tuo pianoforte dovevi rivolgerti a Capodistria o a Palmanova … Ma anche Udine è una città particolare! Per anni, trasportato sulle corriere di linea, ho attraversato la pianura friulana anche due volte alla settimana per raggiungere la Carnia. Nelle giornate nitide d’inverno ci si trova in mezzo alla meraviglia dei nevai del Cansiglio illuminati dal sole e delle vette bianche delle Giulie. Ho sempre pensato che la vera città si dovesse chiamare Friuli. Il libro dell'armonicaA Firenze, dall'”alto” del quarto piano nel quale alloggiavo, vedevo tra le case gli orti e i giardini. La città del Friuli al suo interno ospita, invece, larghi campi di grano, boschetti di pioppi, frutteti e i centri abitati sono sparsi da tutte le parti tanto da sembrare che Udine sia solamente il borgo più grosso. Prima della “Pizzicato” a Udine “avevano aperto i battenti” gli editori Berletti e Morgante (vedi la minuziosa ricerca fatta da Bruno sui due), ma il primo per sopravvivere era emigrato a Firenze, il secondo era sostanzialmente un buon fotografo, ma nulla più. Un mercato proficuo non è mai esistito né era presente negli anni ’80. Bruno, con le sole proprie forze finanziarie, se lo inventò. Costante e perseverante, ricercatore serio e pignolo, più di me, portato a considerare più la cultura che il mercato, ha curato le sue edizioni, proponendo un catalogo corposo di libri, musicassette, spartiti d’autore e di canti di tradizione. Nel 2005 ha unito le sue edizioni con la Helvetia Pizzicato ed è uscito dalla circoscritta zona di influenza regionale. Ha saputo raccogliere il meglio di quanto ancora non era stato pubblicato sia di autori triestini, sia friulani dando anche valore alle “minoranze”, ovvero le varie culture di zona presenti nella regione. Un’insidia profonda lo minacciava, più volte ricoverato in ospedale mi raccontava con logica serenità obiettiva il suo male e senza far tragedie mi informava delle rinunce alle quali doveva per forza sottomettersi: sottoporsi alle invalidanti cure mediche, finire l’attività di editore, stare a letto, vendere l’automobile, fino al primi di luglio, quando, colpito di nuovo dal male, gli telefonai, prima di recarmi in Carnia, e parlammo con serena speranza credendo fermamente che anche questa volta avrebbe vinto lui e i bravi medici, che lo curavano. Ma la natura del male è più forte della speranza degli uomini onesti.
E nel successivo agosto, caldo terribile, dalla Carnia raggiunsi Udine e partecipai alla messa dei defunti. Erano presenti diverse persone, ma poche erano quelle “Importanti”. Dietro ai sacerdoti c’era un coro accompagnato da un chitarrista e un giovane, ottimo violinista, in piedi suonava Bach e Vivaldi, brani che Bruno aveva inciso anni prima come violinista in un gruppo da camera. In quel giovane rivedevo Bruno nel pieno delle sue facoltà e capii che avevo perso un altro grande Amico, un cristiano esemplare, “una buona persona” come mi dissero tutti quelli ai quali comunicai la notizia.
P.P. Sancin

 

ARTICOLO scritto dal Prof. PIERPAOLO SANCIN di Trieste
(testo dell’intervento al 28° Convegno-Raduno Fisarmonicisti del FVG a Gemona del Friuli (UD) del 12 dicembre 2018 in ricordo di Bruno Rossi).

Il Prof. SANCIN è autore del “LIBRO dell’ARMONICA” pagine 432 (anno 1990) pubblicato da
edizioni Pizzicato di Bruno Rossi.

 

Nato a Udine nel 1940 (anche il padre era un fisarmonicista) dall’età di 9 anni si è dedicato allo studio del violino con il maestro Ciriani e successivamente con Angelo Vattimo, diplomandosi al Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine. Ha insegnato Educazione Musicale nelle Scuole Medie sino al 1985. Ha collaborato per trasmissioni musicali con la RAI (sia in radio che in televisione) e con Telefriuli ed ha composto diverse sigle musicali per le trasmissioni di intrattenimento. Da sempre si è occupato di musica, praticando tutti i generi e prestando attenzione a tutte le manifestazioni sia colte, sia popolari. Ha collaborato con diverse riviste e periodici come giornalista e sopratutto con contributi musicologici ed ha svolto per diversi anni attività di animazione culturale nel comprensorio della Comunità Montana Canal del Ferro-Valcanale e per il Comune di Tarvisio (Udine). Fra i suoi contributi più importanti quelli per l’Enciclopedia del Friuli-Venezia-Giulia, per i Quaderni della F.A.C.E. per Friuli nel Mondo e per la Mostra “Civiltà Friulana di ieri e di oggi”. Ha pubblicato per l’Editore Ribis di Udine: Discografia Friulana in 2 volumi; La Musica in Friuli; Cjantin (canti friulani per bimbi dell’Asilo e Scuole Elementari). Per la Società Filologica Friulana: Cjantin e Sunin insieme (cantiamo e suoniamo insieme) 1978. Per Editoriale Stampa Triestina Din Doran. Per il Centro Studi Nediza ValResia “Rozojanske wyze”. Per Comune di Talmassons “Tradizioni orali poetico-musicali del comune di Talmassons”. Per Comunità Montana Canal del Ferro-Valcanale “Tradizioni orali poetico-musicali della Valcanale e Canal del Ferro”. Per la Liuteria Artistica Cremonese “L’Arte liutaria di G.B. Morassi”. Molte sue composizioni sono state pubblicate da College Music, Swiss Music di Winterthur, Il Megafono e Weltmusik di Vienna.

Altre Opere di Bruno Rossi :

– Il Libro dell’Armonica, in Europa, in Friuli e nell’Alto litorale Adriatico (432 pagine, pubblicato nel 1990).

– Hava nagila – Annibale Morgante (Editore musicale e fotografo a Udine)

– Tum Balaljka – Oh ce biel cjschiel a Udin (100 musiche e canzoni del Friuli)

– Jo us doi la buinesere – Il cjant dal Friul (anno 2000) volume in cui sono state raccolte le testimonianze dei dischi e musicassette riguardanti il Friuli dalle prime incisioni fino al1990.

– Luigi Berletti (libraio, litografo, editore musicale 1803-1882) volume di oltre 600 pagine pubblicato nel 2008, ricco di immagini e antiche litografie del Berletti in cui si scorre la multiforme attività del personaggio friulano. Attraverso una rigorosa analisi delle varie fonti archivistiche e di stampa relative a circa 400 spartiti rintracciati nella Biblioteca Universitaria di Padova, Bruno Rossi è riuscito a ricostruire l’attività editoriale di questo sconosciuto operatore del Friuli austriaco e poi italiano, pubblicando il catalogo completo delle sue opere che aiutano a ripercorrere la vita musicale friulana ancora per molti versi poco studiata e ricca di continue sorprese.

– Nel 2016 Bruno Rossi ha pubblicato la prima raccolta completa della musica moderna di autori friulani “20 anni di CD in Friuli 1990-2010” dove sono stati catalogati 1300 dischi e 7.000 artisti.

La musica friulana è cosi conservata in un libro. Nella premessa del volume il Prof. Franco Colussi presidente USCI (unione soc. corali del FVG) ribadisce che la musica, arte nel tempo per eccellenza e destinata per sua natura ad esistere solo nel momento acustico del suo svolgersi, e come tale mai identica a se stessa, proprio nelle incisioni e registrazioni trova la possibilità di essere “fotografata” e immortalata nelle sue mutevoli e sempre diversificate manifestazioni. Il Prof. GianPaolo Gri antropologo, ha sottolineato che questo libro ci permette di compiere l’analisi e l’interpretazione dell’evoluzione del complesso e variegato panorama musicale del Friuli nel Novecento; è ben più di un inventario: è una miniera di informazioni sui diversi aspetti della cultura musicale, della tutela del patrimonio popolare e di quello colto, e della salvaguardia della tradizione presente nel nostro territorio.

– Nel 2016 dopo 7 anni di ricerche e studi, è stata pubblicata l’opera “Voci Liriche del Friuli” che comprende le biografie e il curriculum di 300 cantanti lirici vissuti dal 1700 a oggi nel Friuli (nel territorio delle province di Udine,Gorizia,Pordenone). L’opera di grande formato (cm. 23X32) è suddivisa in 2 volumi di circa 700 pagine cadauno, per un totale di 1480 pagine, corredate da oltre 1.000 fotografie in bianco e nero, dove sono state raccolte le storie, le vite, le vittorie e le sconfitte di artisti per definizione irrequieti, egocentrici e girovaghi.

 

Messaggi di cordoglio 

– Bruna Zuccolin Presidente ANGVD (Associazione Nazionale Esuli Venezia Giulia Dalmazia) ha detto : “ Ci ha lasciati un caro socio e componente del Direttivo della nostra associazione. Un vero Gentiluomo e una figura importante del nostro sodalizio”.

– Valter Colle etnomusicologo e ricercatore friulano: “Bruno Rossi era un’anima enciclopedica, una persona necessaria. Senza di lui mancheranno molte cose, ma con lui abbiamo salvato tanto del nostro patrimonio che altrimenti avremmo perso”.

– Italo Nicoletti di Udine, appassionato di tromba: “Un amico il primo che molto tempo fa mi aiutò a stampare delle musiche. Abbiamo fatto il liceo assieme, era un ottimo violinista, una bella persona, un vero amico”.

– Alberto Zeppieri di Udine, produttore discografico a Milano: “Sono addolorato, era una gran bella persona. Negli anni ‘80 avevamo fatto il disco con tutte le sigle composte appositamente da lui, per i migliori programmi televisivi di Telefriuli”.

– Dott. Bruno Fornasaro “Quando c’è il commiato terreno di chi ha saputo cogliere i frutti a disposizione … per chi resta, resta il suo lascito indelebile. Non si può non ringraziare e non ricordare Bruno Rossi. Un Mandi di cuore.

– Luigino Squalizza (Presidente Ass. Amici della Fisarmonica FVG) “Bruno Rossi un grande personaggio che ha dedicato tutta la sua vita alla musica e alle ricerche storiche a salvaguardia del patrimonio culturale del Friuli, lavorando senza mai cercare la notorietà e le luci della ribalta. Ha partecipato come relatore a vari convegni degli Amici della Fisarmonica dando consigli e spronando  nell’attività di divulgazione dello strumento”.

– Dario Zampa (popolare cantante friulano): “Bruno Rossi uno dei pochissimi che mi ha creduto, lanciato e sostenuto. Mandi Bruno”. (Rossi ha composto le musiche delle canzoni più famose e popolari in Friuli dopo il disastroso terremoto del 1976 tra cui Fuarce Friuli, Mandi e molte altre interpretate da Dario Zampa.
Articolo scritto da Luigino Squalizza, presidente Associazione Amici della Fisarmonica del FVG.