Castelfidardo – Wow, un folk festival aperto e giovane

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Talenti locali ed ospiti internazionali per la II edizione dal 10 al 14 maggio

 

Wow Folk Festival - programma 2018Una seconda edizione improntata alla crescita e all’esplorazione di nuovi territori musicali dopo la positiva sperimentazione dello scorso anno. Da giovedì 10 a lunedì 14 maggio, la città torna a riempirsi di suoni, energia e passione grazie al Wow Folk Festival organizzato dall’assessorato alla cultura in collaborazione con la Pro Loco nel contesto forte delle festività patronali. “Abbiamo pensato ad un percorso che va dai talenti più giovani ad ospiti di caratura internazionale, prevedendo al contempo stage di danza, street food, mercatino e spettacoli itineranti che faranno rivivere la piazza con balli di comunità capaci di trasmettere emozioni e vibrazioni al sol contatto fra le mani”, spiega l’assessore Ruben Cittadini.
Ad offrire un’inedita anteprima della rassegna saranno infatti gli allievi delle scuola primaria dell’I.C. Mazzini protagonisti del progetto “organetto” condotto dal maestro Roberto Lucanero per la civica scuola di musica. Un laboratorio cui partecipano un centinaio di alunni delle classi III-IV-V che hanno dato vita a due orchestrine di 14 elementi e a cinque nutriti gruppi di propedeutica. Giovedì alle 10.00 suoneranno e danzeranno attingendo ad un repertorio tipico della tradizione marchigiana mentre il giorno 14 il loro saggio pubblico avrà l’onore di condividere la scena del Salone degli Stemmi (17.30) con l’ospite di spicco, lo scozzese Norman Mackay.
Le commistioni di generi e generazioni costituiscono la cifra fondante di questo Wow. Vedi la serata di venerdì in cui i “Two Half dogs”, al secolo il duo osimano composto da Paolo Polverini e Silvano Staffolani con Lorenzo Cantori farà riecheggiare note internazionali mentre Roberto Lucanero e Marco Meo (tamburello) esalteranno il repertorio marchigiano innescando saltarelli e semplici balli, accessibili anche ai meno esperti, preceduti dalla conferenza di Massimiliano Di Carlo e accompagnati da stage di danza che si ripeteranno anche sabato. The Ceilidh experienceIl pomeriggio si aprirà con gli itineranti Passeri solitari e con il laboratorio folk di Gianni Donnini, per poi vivere in serata l’exploit dell’Orquestrina Trama, già apprezzata la scorsa primavera con la sua musica che attraversa Pirenei e Spagna in una chiave vivace, ironica e coinvolgente che fa ballare i classici valzer e scottish dispensando suggestive atmosfere.
Domenica è invece la giornata dedicata al tango argentino, con il concerto-spettacolo delle 18 della Giacomo Medici tango orchestra e Gianni Iorio (bandoneon, stretto collaboratore di Luis Bacalov), evento valorizzato dai ballerini argentini Pablo Moyano e Roberta Beccarini. In serata, una vera e propria noche milonguera (a numero chiuso) allestita al Salone degli Stemmi con l’Associazione Tango di Marca. Lunedì 14, si festeggia il patrono con musica itinerante e il concerto clou della band scozzese Norman Mackay Ceilidh experience; una vera chicca perché Norman suona un particolare strumento semitonato prodotto in zona ma utilizzato solo in Scozia ed Irlanda: bisonoro a destra (come un comune organetto) e unisonoro a sinistra (come la fisarmonica). Da questa specificità nasce un repertorio a sua volta originale che dalla musica tradizionale scozzese si allarga al pop internazionale grazie al mix di strumenti acustici ed elettrici (ceilidh violino, chitarra e batteria) regalando un approccio folk sorprendente ed interessante.
Sempre attivi inoltre i sound art corners, le sette isole artistiche dove cantanti, attori, pittori e performers possono esprimere la loro creatività in libertà.