Le recensioni di S&M: I SUONI DEL MALE – Emanuele Sartoris – Marco Bellafiore
I SUONI DEL MALE
Emanuele Sartoris – Marco Bellafiore
Etichetta discografica: Dodicilune Edizioni Discografiche e Musicali
Anno produzione: 2017
di Stefano Dentice
Atmosfere surreali, a tratti inquietanti, che rapiscono l’attenzione di primo acchito. I Suoni Del Male è la nuova realizzazione discografica firmata da Emanuele Sartoris (piano) e Marco Bellafiore (contrabbasso). Gli otto brani presenti nel CD scaturiscono dall’ingegnosità compositiva di Sartoris e Bellafiore. Il climax filmico di Lo Spettro (Marco Bellafiore) è altamente ipnotico, quasi fosse un commento di un thriller. L’incedere di Sartoris è flessuoso, tensivo, pregno di suadenti colorazioni bluesy e intriganti progressioni cromatiche. Bellafiore dà vita a un eloquio assai intenso, in cui sfrutta sapientemente la gamma timbrica del suo strumento. II – Il Profumo (Emanuele Sartoris), seconda traccia facente parte di una sorta di piccola suite intitolata Il Fantasma, è un brano incalzante, dalle maliarde coloriture esotiche. Il playing di Sartoris è ben scandito, nitido, locupletato da improvvise impennate cromatiche. Qui il contrabbassista si esprime architettando un’elocuzione densa di lirismo e, al contempo, di nerbo espressivo. L’intelaiatura armonica di Sed Non Satiata (Emanuele Sartoris) è magnetica, estremamente interessante. Bellafiore intesse un discorso improvvisativo cantabile, impreziosito da un fulgido senso melodico. Orientato fortemente verso il contemporary jazz, I Suoni Del Male suscita un tourbillon di sensazioni differenti. Un album, a tratti, velatamente introspettivo, etereo, concepito con l’intento di lasciare un profondo segno emotivo a chi lo ascolta.