“Nuovo C.D.M.I” ad una svolta epocale: quale percorso intraprendere?

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Francesco Visentin - Gervasio Marcosignori - Elio BertoliniRinato nel 2005 come un’araba fenice dal vecchio C.D.M.I. (fondato nel 1966 da Bio Boccosi, a sua volta derivato dallo storico Centro Didattico Farfisa che nel ‘58 aveva avuto Presidente onorario Luigi Ferrari-Trecate), per la nuova associazione, che ha fra le sue priorità quella di organizzare l’attività formativa di centinaia di scuole musicali private italiane, sembra arrivato il momento di decidere se chiudere o voltare pagina.

Un destino segnato? No, certo. Ma che fosse arrivato il momento di mutare qualcosa, lo aveva già capito ed anticipato il compianto Francesco Visentin, prematuramente scomparso lo scorso marzo quando era ancora presidente del “N.CDMI”.

In una lettera aperta agli associati ad inizio anno, che ora appare quasi un testamento ideale, si interrogava come riavvicinare quelle scuole che pure in passato (ai tempi d’oro si era sopra i 7.000 iscritti) avevano ottenuto dall’associazione “la diffusione di programmi di studio che garantivano una certa omogeneità di contenuti nel percorso di apprendimento dei loro studenti. Ora abbiamo invece difficoltà di sopravvivenza. Eppure le scuole di musica private continuano ad esistere”.

Nella sua visione globale Visentin proseguiva con lucidità individuando anche la maggiore criticità. “Oggi molte scuole private di musica sono interessate alla convenzione con i Conservatori, al fine di un più facile inserimento dei propri allievi negli istituti statali, dove potranno continuare in modo professionale lo studio della musica”. Forse è proprio questa una delle ragioni per cui il N.CDMI ha perso gran parte della sua attrattiva presso le scuole private”.

Alla luce di questi avvenimenti, l’attuale consiglio direttivo, per non disperdere quando di buono realizzato in questi anni (seminari, rassegne, stage), si interroga se circoscrivere il N.CDMI al solo mondo della fisarmonica.

Mugnoz fisarmonicaCi dice Alessandro Mugnoz, già presidente ed attuale componente del direttivo:

“Abbiamo deciso di proporre a tutti gli interessati un nuovo corso per tale associazione, magari anche cambiandone il nome. Quindi, voltando pagina, si intende proporre un sodalizio al passo con i tempi, che possa rappresentare esclusivamente la fisarmonica e tutti gli strumenti ad ancia libera, capace di dialogare con le scuole di ogni ordine e grado e con le altre associazioni musicali e culturali”.

S&M – Ci sarà un incontro? Visentin auspicava la collaborazione di tutti gli appassionati musicali. Infondo il CDMI è stata a suo tempo una opportunità per l’intero mondo musicale.

“Abbiamo deciso di effettuare una apposita assemblea a Castelfidardo il prossimo 24 settembre alle ore 10 proprio durante il PIF nei locali centralissimi della biblioteca comunale (via Mazzini, 5) e stiamo chiedendo, attraverso un questionario, la fattiva collaborazione di quanti credono nel miglioramento dello strumento. L’ideale sarebbe un’associazione nella quale professionisti, insegnati (chiarisco di tutte le tipologie), amatori, artigiani-costruttori, editori, discografici, possano cooperare e dialogare per il bene comune, ovvero per la fisarmonica, e soprattutto per la musica, senza confini di genere e stili”

Settembre insomma sarà la vera sfida per il futuro di questa associazione che attende attivi contributi per decidere come muoversi.

Ci piace chiudere questo servizio con le parole di Visentin il quale puntava il dito contro la disgregazione ed il campanilismo di alcuni insegnanti e più in generale di questo mondo musicale.

“Sono convinto che la frammentazione in tanti piccoli “feudi”, di quella che era una forte associazione coesa e funzionante, non porterà nessun vantaggio; anzi, aumenterà l’isolamento delle varie scuole, con l’effetto di creare e ingigantire progressivamente la disomogeneità sui percorsi didattici dei nostri allievi. È proprio questo che si vuole?…”

 

 

IL CAMMINO FORMATIVO DEL N.CDMI

Vediamo, per avere un quadro completo, qual è stata in sintesi dal 2005 l’attività formativa del N.CDMI.

  • Nuovi programmi didattici (di studio) – Fisarmonica (bassi standard), 2007 – (aggiornamento 2013) – Tastiera elettronica, 2008 – Canto moderno, 2007 – Pianoforte, 2009 – Teoria e lettura musicale, 2008 – Fisarmonica diatonica (organetto), 2010 – Chitarra classica, 2011 – Fisarmonica “varieté” (extraclassica) – Chitarra “moderna” (extraclassica).

 

  • Seminari / workhop – conferenze per solisti, gruppi (di ogni strumento), compositori/arrangiatori.

 

  • Rassegne, partiture e pubblicazioni CD monografici – registrazioni live delle serate finali delle rassegne dal titolo: “La musica di: Adamo Volpi; Bio Boccosi; Gorni Kramer; Luigi Ferrari Trecate; Fugazza.

 

  • Opere didattiche “Metodo per fisarmonica di A.L. Almagro – 1876” (revisione a cura di A. Mugnoz, per tutti i tipi di fisarmonica In attesa di stampa).

 

  • Concerti in tutta Italia per i giovani emergenti e libri – in attesa di stampa “I precursori della fisarmonica contemporanea e relativa letteratura musicale” a cura di A. Mugnoz.

 

  • Collaborazioni con il Museo della Fisarmonica con dimostrazioni dal vivo sulla lavorazione della fisarmonica e durante il PIF.