“La fisarmonica nel jazz”: la pubblicazione di Pierpaolo Petta

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La fisarmonica nel jazz“La fisarmonica nel Jazz – dalle origini ad oggi”, Zaccaria Editore, è la prima pubblicazione di Pierpaolo Petta, fisarmonicista e compositore di tutto rispetto, candidato, sicuramente, a scrivere il suo “pezzo di storia” nel panorama musicale nazionale.

Il lavoro editoriale vanta la prefazione di Peppino Principe, classificato il più brillante fisarmonicista italiano, che ne impreziosisce il contenuto.

È una pubblicazione importante, frutto di un certosino lavoro di ricerca che raccoglie, in maniera ordinata e con uno stile di scrittura di facile comprensione, la storia della fisarmonica nel genere jazz, attraverso i personaggi che l’hanno scritta con il loro talento, a volte innato, alimentato da una evidente smisurata passione. Un libro utile in quanto cataloga le miriadi di informazioni sull’argomento che si trovano in rete diventando, pertanto, un volumetto ottimo anche per i non “addetti ai lavori”.

È così il libro di Pierpaolo Petta sembra essere esso stesso una fisarmonica dove i tasti e i bottoni sono i musicisti e compositori protagonisti della fisarmonica nel jazz ed il mantice unisce tutte le sonorità come si trattasse di un’unione dei popoli di tutto il mondo attraverso ritmi tradizionali e moderni.

Non a caso l’autore ci fa conoscere i pionieri americani, francesi e italiani della fisarmonica nel jazz analizzando, con altrettanta accuratezza, anche lo scenario moderno.

Con “La fisarmonica nel jazz” abbiamo la conferma di come il talento e la passione non abbiano età, colore di pelle o sesso. Così come sfatiamo la convinzione che la fisarmonica sia esclusivamente uno strumento folcloristico legato alla tradizione popolare. In realtà questo strumento, che possiamo definire “nobile” perché nobile è già l’arte della musica, lo troviamo “protagonista” nei concerti mondiali più importanti nonché nelle colonne sonore più famose.

La pubblicazione è arricchita da fotografie storiche che la rendono più viva. Così se si ha un po’ di “simpatia” per la fisarmonica e ci si addentra nella lettura del testo basta poco per immaginare le dita di questi artisti “danzare” sulle due tastiere fin quasi a spiccare il volo.

E se per un attimo ci si lascia andare in una lettura appassionata si ha l’impressione di essere avvolti dalle intense sonorità jazziste fino a sentirsi “dentro” la storia della fisarmonica nel jazz.

 

Elisabetta Gonnella