La prima fisarmonica italiana e il suo primo repertorio da concerto

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La prima fisarmonica italiana e il suo primo repertorio da concerto: pubblicata la prima incisione delle musiche in un cofanetto CD+DVD

 

Armonica a mantice di GreggiatiPresso il Fondo musicale “G. Greggiati” di Ostiglia (Mantova) si è rinvenuto un metodo per fisarmonica scritto nel 1842. Esso, già noto al personale operante al Fondo, è stato ora studiato da Corrado Rojac, docente di fisarmonica presso il Conservatorio “Tartini” di Trieste, e da una sua studentessa, Ilaria Nardi, ora già diplomata; un primo frutto dello studio è stato pubblicato nel 2012 dalla Ars Spoletium con il titolo: “1839: la fisarmonica di Giuseppe Greggiati”. Il volume è stato recensito con plauso da Quirino Principe. Altri tre libri sono in corso di pubblicazione.

L’ultima novità è la prima registrazione assoluta di alcune delle musiche più interessanti del Metodo. Corrado Rojac ha infatti inciso un CD e un DVD con proprie interpretazioni dei brani più significativi del testo. Il cofanetto CD+DVD è stato edito dalla casa discografica Limen di Milano ed è in vendita nei migliori negozi di dischi, ma anche sul web (maggiori informazioni sul sito www.corradorojac.com). In esso c’è anche un video con la presentazione dello strumento e dei manoscritti, della durata di circa venti minuti.

Il Metodo per armonica a mantice rappresenta la prima testimonianza del genere in Italia. L’autore, Giuseppe Greggiati, è un sacerdote operante nel mantovano, vissuto tra il 1793 e il 1866, amante della musica e collezionista di strumenti e spartiti, che dedica alla fisarmonica molti anni della sua vita. Greggiati arricchisce lo strumento in suo possesso, di origini viennesi, di alcune migliorie organologiche: nasce così la prima fisarmonica italiana. Nel proprio metodo ci dà molte notizie inedite circa lo strumento dell’epoca, e, grazie alla descrizione particolareggiata, dà la possibilità a Corrado Rojac di farne replicare un modello, ricostruito dall’artigiano Adriano Clementi, in servizio presso una nota ditta produttrice di fisarmoniche marchigiana. Uno dei pregi del suddetto cofanetto cd+dvd è proprio l’esecuzione sullo strumento originale.

Nel Metodo, accanto alle preziose informazioni organologiche, vi sono anche trentatré lezioni di tecnica strumentale, vero e proprio monumento alla fisarmonica dell’epoca, con centinaia di esercizi, e cinquanta brani che ne inaugurano il repertorio: i modelli sono lo studio di matrice pianistica (Clementi), le forme e gli stilemi del melodramma italiano (Rossini e Bellini), ma anche la musica d’intrattenimento di quel periodo storico (il valzer viennese di Lanner e Strauss padre, ad esempio, ma anche la Salonmusik dal gusto biedermeier in voga presso la borghesia dell’epoca). Se confrontato con gli altri metodi per fisarmonica del tempo, esso rappresenta un unicum, sia per la vastità della proposta didattica offerta, e sia per la profondità  con cui affronta una propria estetica esecutiva. In esso si pongono le basi per l’odierna fisarmonica da concerto.

Corrado Rojac ha dedicato allo strumento un corso di studio presso il Conservatorio “Tartini” di Trieste. Il Metodo è stato anche l’oggetto di studio della sua tesi di laurea, discussa presso la Facoltà di lettere e filosofia – Discipline delle arti e dello spettacolo – dell’Università di Trieste nel febbraio 2013.

Lo strumento e il primo libro sono stati presentati da Corrado Rojac, a partire dal novembre 2012, al Conservatorio “Tartini” di Trieste, all’Accademia Gnessin di Mosca (Russia), all’Università della Musica di Graz (Austria), alla Musikhochschule di Hannover (Germania) e in numerose altre importanti istituzioni musicali europee.