Paolo Picchio – La fisarmonica da concerto e il suo repertorio

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Paolo Picchio - La fisarmonica da concerto e il suo repertorioÈ recentemente uscito in una nuova edizione, per la Youcanprint Self-Publishing, il libro “La fisarmonica da concerto e il suo repertorio”. Scritto da Paolo Picchio – noto musicologo, fisarmonicista e compositore di Castelfidardo – il volume era stato pubblicato nel 2004, ma a tutt’oggi mantiene inalterata la sua attualità oltre che validità.

Si tratta di un testo piuttosto corposo (342 pagine) che, dopo una breve parte introduttiva sulla storia e alcuni aspetti costruttivi e organologici dello strumento, propone attraverso undici capitoli una sorta di itinerario alla scoperta delle caratteristiche tecnico-foniche e delle varie scritture specifiche costituenti la letteratura internazionale dei modelli “da concerto”.

L’opera si concentra quindi su quel repertorio “colto” che si è andato sviluppando dal 1960 al nuovo millennio: un quarantennio che ha visto una straordinaria crescita dello strumento su più fronti e generi musicali, verso una emancipazione e una definizione sempre maggiore della sua identità e delle peculiarità strumentali.

Nel definire un simile percorso, storico oltre che musicale/compositivo, l’autore si è concentrato su un numero ben preciso di autori di alto livello e sulle relative opere: 40 anni per 40 composizioni originali, entrate di fatto nel repertorio dei maggiori fisarmonicisti concertisti di tutto il mondo. Naturalmente questa scelta ha determinato delle inevitabili (e a volte dolorose) esclusioni, che però non inficiano più di tanto la completezza e la valenza del testo.

Prendendo spunto da questa produzione, grazie alla quale lo strumento ha potuto globalmente varcare la soglia dei conservatori e delle principali sale da concerto, si riescono a conoscere ed apprezzare le qualità del mantice e le sue tecniche d’uso, le possibilità dei manuali ed i loro “ruoli”, quindi le codificazioni del vasto ventaglio di possibilità che la fisarmonica consente nel linguaggio musicale colto contemporaneo.
È anche presente una postfazione che si occupa opportunamente dello “sviluppo di un repertorio per fisarmonica nella musica da camera, sinfonica e operistica”. Il lavoro è inoltre corredato di due bibliografie, una specifica e l’altra generale, che possono sicuramente rappresentare un valido mezzo di ricerca per quanti vogliano approfondire il tema.

Un libro dunque da avere nella propria biblioteca; direi anzi necessario in primo luogo agli studenti – di conservatorio e non solo – e ai professionisti, ma consigliabile anche a tutti gli appassionati e in particolare ai compositori desiderosi di apprendere le “virtù” di uno strumento, per molti, ancora tutto da scoprire. Di nuova letteratura c’è, e ci sarà, sempre bisogno!

Il volume, oltre che in tutte le librerie, è acquistabile su Amazon, IBS e tutti gli altri shop on-line e anche sul sito dell’editore YOUCANPRINT.

 

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