“Viaggio in Italia” a cura di Ciro De Rosa e Salvatore Esposito

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Viaggio in ItaliaÈ uscito da qualche giorno “Viaggio in Italia”, raccolta di riflessioni e saggi sulle musiche popolari italiane e sulle ricerche e i temi che le hanno interessate negli ultimi anni e che tuttora sono al centro del dibattito italiano e internazionale. In altre parole, un insieme di sguardi critici sulle produzioni espressive di tradizione orale e sulle innumerevoli forme che queste hanno assunto e stanno assumendo, attraverso il complesso processo di rielaborazione di gruppi e artisti. Ne esce un quadro complesso e molto differenziato al suo interno, alla cui interpretazione contribuiscono alcune tra le voci più autorevoli (studiosi, musicisti, ricercatori) dello scenario legato alle tradizioni espressive popolari: Maurizio Agamennone, Giovanna Marini, Sandro Portelli, Gualtiero Bertelli, Roberto de Simone, Gastone Pietrucci, Simona Frasca, Ettore Castagna, Luigi Chiriatti, Bruno Grulli, Roberto Sacchi, Marco Lutzu.

Il volume è in ebook, può essere scaricato in formato epub gratuitamente dal sito dell’editore Squilibri e celebra i 150 numeri del magazine online Blogfoolk, ormai lo spazio probabilmente più importante (nel nostro paese) dedicato alle musiche popolari e non solo (tratta, infatti, anche di rock – grazie al “Taglio basso” di Antonio “Rigo” Righetti -, musica roots, jazz, blues, cantautorato, ecc.). È a cura del fondatore e direttore editoriale di Blogfoolk Salvatore Esposito e Ciro De Rosa, direttore responsabile del magazine, antropologo e firma storica delle riviste più importanti che, da molti anni a questa parte, si occupano di musiche tradizionali e world (tra le quali ricordiamo World Music Magazine, Songlines, FolkBulletin e il Giornale della Musica). Come si può velocemente intuire scorrendo l’indice del volume, i temi trattati sono vari e tutti di estremo interesse: dal saggio introduttivo di Agamennone “Come chiamiamo i nostri studi, e che pensiamo di farne?”, alle riflessioni sui repertori mariani in Sardegna di Marco Lutzu, dai canti di questua marchigiani di Pietrucci al rock italo-americano degli anni Cinquanta di Simona Frasca, dalle riflessioni di De Simone sui repertori campani e le registrazioni che di questi ha effettuato negli anni, alle musiche migranti a Roma di Portelli.

Insomma, come ci ricordano i curatori, un volume ricco immaginato con una panoramica sul nostro paese: “i contributi partono da punti di osservazione anche distanti e non potrebbe essere altrimenti, data l’eterogeneità degli interlocutori. Tuttavia, è una disparità salutare, determinata dalle tematiche ma anche dal fatto che questioni inerenti le musiche tradizionali popolari sono oggetto di discussione, dibattito, confronto e perfino controversie intellettuali. Di certo un denominatore comune è che i saggi raccolgono riflessioni su espressioni e pratiche musicali vive che coinvolgono diversi ambiti culturali, andando oltre la cultura tradizionale e investendo ambiti del folk revival e della popular music”.