Un fiume di consensi per Centazzo, Gervasi e Zanchini al Festival della Fisarmonica di Prato

Le magistrali esibizioni dei tre virtuosi fisarmonicisti infiammano il Festival della Fisarmonica organizzato a Prato dall'azienda Tiranti

193

Marco e Nicholas TirantiAd una settimana dalla realizzazione presentiamo un bilancio dell’evento proposto a Prato dall’azienda Tiranti con il prezioso contributo logistico e organizzativo di Roberto Beneventi e Mariano Venuta. Una manifestazione volta alla promozione della cultura della fisarmonica introdotta, nel pomeriggio di sabato 11 settembre, dal seminario tenuto dallo stesso costruttore fidardense con alcuni interventi musicali di Daniele Storai. L’incontro ha registrato la presenza di curiosi, simpatizzanti e addetti ai lavori allietati, nel tardo pomeriggio, anche dal concerto magistralmente proposto dal M° Riccardo Centazzo, che ha eseguito il seguente programma:

Riccardo Centazzo - Festival della Fisarmonica di PratoAstor Piazzolla Oblivion
Giovanni Marco Rutini Sonata n° 1 in La maggiore Op. VI
Wolfgang Amadeus Mozart Adagio in Do maggiore
Johannes Brahms Danze ungheresi n° 5 e 6
Domenico Scarlatti Sonata K. 9 in Re minore – Sonata K. 491 in Re maggiore
Willard Palmer Variazioni su un tema ucraino
Olivier Metra Serenata
Riccardo Centazzo Variazioni su “Oh mamma, mamma cara”

Roberto Gervasi - Festival della Fisarmonica di PratoCi si sposta in una location all’aperto, confortati da una temperatura più consona alle serate settembrine, per godersi la coinvolgente esibizione del trio jazz capitanato dal virtuoso fisarmonicista Roberto Gervasi. Questo il programma presentato dalla band:

I don’t wanna be kissed by anyone but you composto da Harold Spina è portato alla fama da Miles Davis in un famoso arrangiamento di Gil Evans
Scrapple From The apple – Charlie Parker
It’s never too lateun brano dall’animo giocoso scritto dallo stesso musicista siciliano
L’inconnue de la Seine (La sconosciuta della Senna) – Jazz waltz composto da Roberto Gervasi che parla di una storia molto particolare. L’inconnue de la Seine è il nome dato a una giovane non identificata morta in circostanze non chiarite prima del 1900. Circolava un aneddoto per cui sarebbe annegata nella Senna; in seguito, un dipendente dell’obitorio, affascinato dalla sua bellezza, ne avrebbe fatto realizzare un calco in gesso per immortalarne il viso. Il volto della sconosciuta divenne assai popolare e affascinò diversi artisti a causa dell’enigmatico sorriso, paragonato a quello della Gioconda da diversi intellettuali come Albert Camus.
Here comes the Sun – Frank Marocco
Bop Lives (Il Bebop Vive) Un tema Bebop scritto dallo stesso Roberto Gervasi e chiamato in questo modo per testimoniare che questa musica non è morta come asseriscono alcuni critici e che vive pulsante sempre di più presso i giovani. Composto durante un soggiorno di 6 mesi a New York, dove ha potuto appurare che il bebop è sempre più vivo fra i giovani e talentuosi musicisti.
Airegin – Sonny Rollins
11:22 – Un brano composto dallo stesso Roberto Gervasi il cui titolo è un orario che, inspiegabilmente, a detta dello stesso autore, si ritrova a vedere spessissimo, quasi tutti i giorni. “Quell’ora mi chiama, non ho ancora capito perché…
Hymn To freedom (Inno alla Libertà) – Composto dal Grande Oscar Peterson, un Gospel dal sapore poetic, con il quale la band chiude spesso i concerti e che vuole essere d’auspicio per un futuro dove tutti possano ritrovare una totale libertà, che ultimamente è venuta meno.

Simone Zanchini - Festival della Fisarmonica di PratoGiusto il tempo per un piccolo cambio di palco e, a prendersi la scena, è stato l’acclamatissimo Simone Zanchini che ha deliziato i numerosi presenti con 40 minuti di improvvisazioni ininterrotte ispirate dalle sonorità etniche frutto del bagaglio culturale conseguente alle sue costanti tournée in ogni angolo del mondo. Un’esibizione ipnotica, magnetica grazie alla quale, il talento riminese, ha dato, ancora una volta, prova del suo enorme talento interpretativo, al servizio di uno strumento, la fisarmonica, che sembra “vivere” in simbiosi con lo stesso esecutore e che ne asseconda le geniali intuizioni.

Grazie dunque a Marco e Nicholas Tiranti e a tutto lo staff che ha collaborato all’organizzazione dell’evento confidando in numerose altre iniziative del genere che fanno tanto bene alla fisarmonica… e a chi ascolta!

 

(Le foto di Roberto Gervasi e Simone Zanchini sono di Giovanni Pini)