Un lungo percorso di ricerca

Francesco Moretti, "Repetita"

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Repetita - Francesco Moretti (fronte)Repetita è un album integralmente ideato, eseguito e prodotto da Francesco Moretti, che seguo con interesse da quando ci incontrammo per la prima volta presso Cingoli, ad una Masterclass del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini. All’interno dell’album, Francesco Moretti racchiude un percorso di ricerca musicale cominciato molti anni prima, quando era ancora studente di fisarmonica, la sua prima di molte lauree in musica, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. In quel periodo, Francesco Moretti frequentava gli studi musicali di perfezionamento solista presso la Reale Accademia di Musica di Stoccolma, nelle sale della quale sono avvenute le registrazioni. Nel breve spazio di un disco si trovano composizioni di molteplici epoche storiche ed estesa provenienza geografica, accomunate dall’uso della continua ripetizione di semplici elementi tematici, brevi frammenti armonici e ritmici, come avviene nei celebri movimenti di ciaccona e passacaglia, ma esteso, inoltre, alle tecniche di composizione romantiche, moderne e contemporanee. Repetita contiene tutti brani interpretati e, ad esclusione di due pezzi originali per lo strumento, personalmente trascritti per fisarmonica dall’esecutore stesso. Ho sempre trovato molto interessanti e affascinanti le possibilità espressive di questo strumento, che possiede la capacità di variare così dettagliatamente le dinamiche, soprattutto quando magistralmente sfruttate. Tra i brani del disco si trova l’imponente Introduktion und Passacaglia di Max Reger, che già ascoltai con grande emozione nel 2010, eseguita dallo stesso artista durante un concerto ad Amsterdam, e che pochi mesi dopo avrebbe presentato nel programma di diploma in fisarmonica. Nella registrazione, il contrappunto iniziale della passacaglia risulta così chiaramente definito da risultare persino più comunicativo rispetto alla possibile interpretazione sull’organo, mentre le masse sonore più massicce e contrastanti, pur nella limitatezza timbrica di uno strumento tanto piccolo a confronto del cugino da chiesa, fanno perdere la percezione di quale strumento si stia ascoltando. In questo, come negli altri movimenti di danza, il passo e la continuità ritmica vengono mantenute con notevole abilità e controllo, in modo da evidenziare l’inesorabile forza e tensione delle parti di sviluppo più pieno e ricco. La seconda passacaglia scelta da Francesco Moretti fu originariamente scritta per archi da Biagio Marini, mentre le composizioni in stile di ciaccona per organo o clavicembalo sono di Georg Böhm e di Johann Caspar Ferdinand Fischer. A completare il quadro della musica antica trascritta si aggiunge una composizione rinascimentale in stile di tema variato, The Carmans Whistle di William Byrd. Il contrasto tra le due passacaglie è evidente per radicali motivi di stile in epoche storiche lontane e luoghi geografici diversi, pur condividendo il progressivo e continuo crescendo, contornato in entrambe da un’introduzione e un epilogo fortemente assertivi. Quella di Marini, perla riscoperta di rara e antica bellezza, fu, infatti, trovata e, quindi, scelta a questo scopo dall’esecutore, solo poche settimane prima di registrare. Diversamente, la contemporaneità delle due ciaccone lascia spazio alle contrapposizioni nel tipo di sviluppi e al loro diverso carattere di tonalità minore e maggiore. Dell’esecuzione del breve brano di Böhm ammiro la matura e semplice intimità, la cura nei dettagli evidenziati come sfumature di un unico colore. Repetita - Francesco Moretti (retro)La Chaconne in F di Fischer è una musica a me molto cara ed è stato per me un grande onore sapere di aver ispirato Francesco Moretti a farne uno dei brani principali del suo repertorio. Infatti, la sua trascrizione rivela tutto il piacere che lui stesso prova nell’ascoltarla, nell’eseguirla e nell’arricchirla con la completa varietà di timbri del suo strumento. Nella seconda parte del disco, i brani si susseguono, infatti, in ordine cronologico: si trovano due musiche del ventesimo secolo e un brano che, al momento della registrazione, non era ancora edito, scritto appositamente per esser integrato nell’album. Il primo è ancora una trascrizione dall’organo, Souvenir di John Cage. Musica che Francesco Moretti mi ha raccontato di averlo molto affascinato al primo ascolto durante un concerto d’organo presso la Blå Hallen di Stoccolma e dalla semplicità sbalorditiva quanto mistica, per la diluizione dei minimi elementi che la compongono in un fluire di tempo dilatato ed impercettibile. Infatti, il fisarmonicista stava già approfondendo da un anno, per la tesi di laurea a Stoccolma, gli scritti di Cage e investigandone l’attitudine alla vita e all’arte, grazie alla profonda consapevolezza della quale ne conduce un’interpretazione senza tempo, dalle sensazioni orientali, che mi ricorda la sua interpretazione di Melodia, musica originale per fisarmonica del compositore giapponese Toshio Hosokawa. L’unico brano nel disco tratto dal repertorio fisarmonicistico è la Berceuse del compositore polacco Krzysztof Olczak, la cui musica invidio e che Francesco Moretti, in contrappunto agli altri brani da lui trascritti dall’organo, mi fa desiderare di avere nel repertorio organistico. La Berceuse culla l’ascolto verso altri paesaggi quasi immobili, nasce e si dissolve da suoni quasi impercettibili e vive di sogni liquidi che si dilatano e sgonfiano come bolle di sapone. Il sofisticato e affascinante Discontinuum, ultimo brano, mostra giovani ritmicità e dimostra la passione del fisarmonicista per la scoperta dell’arte che vive intorno a lui, per la musica creata non solo nel suo tempo, ma nei suoi giorni, dalle sue conoscenze e relazioni personali. Ho saputo, infatti, che la stesura del brano ha necessitato di lunghi momenti di discussione tra compositore ed esecutore e, quindi, molte rivisitazioni e ricostruzioni. Questa critica collaborazione, felice per l’umano intelletto, fa onore a Francesco Moretti, che ha saputo circondarsi di persone che stima e da cui viene stimato, per far fiorire nuova letteratura di valore per lo strumento che tanto ama. In conclusione, non posso che augurare a questo artista di avere molteplici occasioni per condividere, come a lui tanto piace, i risultati dei propri studi e delle attente ricerche musicali.

 

Francesco Moretti, Repetita

Etichetta discografica: autoprodotto

Anno di produzione: 2015

Recorded at the Royal College of Music in Stockholm

 

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