Appassionate narrazioni per due

Flaviano Braga e Simone Mauri, “Ma Però”

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Ma però (Flaviano Braga e Simone Mauri)Da un fruttuoso e magico incontro fra mantice e ancia può sempre nascere un’empatia artistica che dà vita a un immaginifico affresco sonoro dal forte impatto emozionale. Ma Però è la nuova creazione discografica partorita dalle feraci menti di Flaviano Braga (fisarmonica) e Simone Mauri (clarinetto basso). I nove brani di che danno vita al CD scaturiscono dall’ingegno compositivo di Mauri (Lucignolo, In Quota, Ma Però, Interlagos, Ma Però-Reprise e Cinquemezza), mentre Alturas (Horacio Salinas), Gajeco (Flaviano Braga) e Medley (contenente Material Girl di Peter Brown-Robert Rans e Beat It di Michael Jackson) completano l’album. Fisarmonicista e compositore poliedrico, dalla spiccata sensibilità interpretativa e dalla brillante musicalità, Flaviano Braga è un fisarmonicista in grado di spaziare con disinvoltura dalla musica tradizionale a quella contemporanea. Nel corso della sua brillante carriera condivide palco e studio di registrazione con svariati musicisti di caratura nazionale e internazionale, fra cui Eugenio Finardi, Stefano Bagnoli, Marco Ricci, Antonio Canales, Oscar de Los Reyes, Livio Gianola, Marco Detto, Giovanni Giorgi, Max De Aloe, Francesco D’Auria, Giuseppe Canone, Flavio Minardo, Stefano Bassi, Riccardo Tammaccaro, Marco Porcu, Claudio Taddei e moltissimi altri ancora. Oltre che ovviamente in Italia, si esibisce anche all’estero riscuotendo un ottimo successo di pubblico e critica, come in Giappone, Svizzera, Francia, Spagna, Germania, Repubblica Ceca. Oggi è presente in ambito discografico in più di venti produzioni, compreso il suo nuovo lavoro Ma Però cofirmato insieme a Simone Mauri. Clarinettista e compositore creativo, eclettico e ardimentoso sperimentatore, Mauri è un musicista particolarmente apprezzato non solo nel territorio nazionale. L’elenco di collaborazioni con musicisti di blasone mondiale è lungo, tra i quali figurano nomi altisonanti del calibro di Lester Bowie, Keith & Julie Tippet, Gianluigi Trovesi, Artchipel Orchestra di Ferdinando Faraò, Claudio Fasoli, Giovanni Falzone, Tino Tracanna, Chris Cutler, Gabriele Mirabassi, Cristiano Calcagnile, Beppe Caruso, Paolo Botti, Roberto Bonati, Anne Lise Foy, Gabriele Coltri, Mireille Ben, Sangeeta, Oskar Boldre, solo per menzionarne alcuni. Durante la sua attività concertistica oltrepassa i confini nazionali per calcare numerosi e prestigiosi palchi in Brasile, Argentina, Svizzera, Germania, Portogallo, Romania, Inghilterra. Nel suo curriculum, dal punto di vista della discografia, annovera oltre trenta album, considerando anche questo suo nuovo CD con Flaviano Braga. Il mood di Lucignolo è accattivante, già fin dalle prime misure. L’eloquio del fisarmonicista è genuino e generoso, senza particolari orpellature. Le battute iniziali di Ma Però (brano eponimo) sono magnetiche, soprattutto per il playing estremamente interessante del clarinettista, dal peculiare approccio “percussivo”, brillantemente sostenuto dall’efficace comping cesellato da Braga. Interlagos è una composizione dalla quale, prepotentemente, emerge il fervore interpretativo del duo. Qui il discorso improvvisativo di Simone Mauri è torrenziale, ardente, locupletato da deliziosi cenni di fraseggio inside-outside e intriganti esplorazioni della gamma timbrica del suo clarinetto basso, ben sostenuto dall’incalzante manto armonico e ritmico del fisarmonicista. L’elocuzione di Flaviano Braga è incendiaria, carica di nerbo comunicativo e trasporto emotivo. In Gajeco, il riff intessuto dal clarinettista calamita immediatamente l’attenzione. Qui il solo del fisarmonicista è gioioso, solare, impreziosito da un raffinato utilizzo della dinamica e dal preziosissimo lavoro di Simone Mauri che accompagna Braga come se indossasse i panni di una vera e propria parte di una sezione ritmica formata da contrabbasso e percussioni. Animato da uno spirito mediterraneo, intriso di colori sgargianti e pregno di calore umano, da Ma Però sgorga tutta l’osmosi e il telepatico interplay fra due talentuosi musicisti che parlano lo stesso idioma, costruendo dialoghi fitti e, in alcuni determinati frangenti, dall’alta intensità espressiva. Tutto ciò, per fortuna, senza mai eccedere in iperbolici virtuosismi autoreferenziali che, troppo spesso, a detrimento dell’aspetto interpretativo, nuocciono alla vera essenza e al puro senso estetico che il musicista intende manifestare.

 

(Foto di Valentina Zanzi)

 

Flaviano Braga e Simone Mauri, Ma Però
Etichetta discografica: Caligola Records
Anno produzione: 2021

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