Il nostro viaggio intorno alle realtà più solide del folk rock nostrano questa volta fa tappa nel frusinate, terra ricca di storia, natura e… cucina.
Raggiungo telefonicamente Gianluca “Wood” Pucci, anima e compositore della band Quelli di Anarres, col quale mi è capitato più volte di dividere il palco. Gli chiedo di parlarmi degli esordi della band:
“Sono sempre stato interessato alla musica, fin dall’adolescenza e ho sempre scritto materiale originale. Con la mia band, Quelli di Anarres, abbiamo debuttato nel 2008, in una situazione particolare, nonché altamente simbolica: alla manifestazione ‘Un pozzo per Paolo’. Un bell’evento che si ripete tutti gli anni dalle parti di Filottrano, nelle Marche, in ricordo di Paolo ‘Zico’ Mozzicafreddo, il batterista dei Gang scomparso giovanissimo per un male incurabile. Già, i Gang… assieme a The Pogues e a MCR sono tra quelli che mi hanno maggiormente influenzato”, continua Gianluca. “Ma ho anche ascoltato tanto rock classico e mi sono inventato, recentemente, un progetto dove giro da solo, chitarra, voce e armonica e suono le cose che preferisco di Springsteen. Il progetto si chiama Wood around Springsteen e, pur in un momento così difficile per la musica e il live in particolare, sto riuscendo a piazzare diverse serate; ma il mio principale progetto rimane la mia band”. Gli chiedo della formazione: “Abbiamo una formazione abbastanza classica, quella tipica del folk rock, direi. Ci sono io che mi occupo della voce, chitarra acustica e armonica a bocca, poi c’è un basso, un violino, fisarmonica, batteria e un chitarrista elettrico solista. Abbiamo avuto, come tutte le band, vari cambiamenti di line up, ma da qualche anno siamo abbastanza stabili. È capitato anche che ci esibissimo in trio, dipende molto dalla capienza delle location dove ci chiamano a suonare, ma il vero suono della band è quando riusciamo a uscire tutti assieme. Il nostro è un folk rock d’impatto e nel DNA della band ci sono anche le sonorità ‘gipsy punk ‘alla Gogol Bordello o ‘irish rock’ alla Flogging Molly”.
Chiedo a “Wood” dei piani futuri del suo progetto, dopo un periodo così oscuro per la musica come quello in cui stiamo vivendo. “Siamo una band più attiva live che in studio di registrazione”, ammette, “di fatto, abbiamo solo un album all’attivo, La donna, la taverna, il dado, che risale, comunque, a qualche anno fa. Stiamo però lavorando a un secondo album d’inediti e a breve uscirà un singolo. L’album dovrebbe uscire il prossimo anno verso l’inverno o al massimo primavera. Sai, non abbiamo fretta e vogliamo che esca fuori un bel prodotto. Al disco parteciperanno nomi di spicco del panorama folk rock italiano e si tratterà di un concept album. Il titolo? Molto probabilmente si chiamerà …di fuorilegge, poeti, sognatori ed altre storie. Mi piace scrivere di personaggi chimerici, di perdenti, ma anche di briganti e banditi e abbiamo una gran voglia, credimi, di tornare a suonare in lungo e in largo per la penisola”. E isole comprese, aggiungo io.
Salutiamo Gianluca “Wood” & Quelli di Anarres, realtà folk rock ciociara attiva da più di dieci anni e vi invitiamo a seguirli sui loro social e su spotify.