Il nuovo canale Youtube del Lomax Archive e il Lomax Geo-Archive

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Lomax alla radioDagli strepitosi archivi di Alan Lomax continuano a emergere materiali ineguagliati. E progetti interessanti. Una buona parte delle registrazioni effettuate dall’etnomusicologo di Austin nell’intero arco della sua vita, si può ascoltare e guardare nel canale Youtube degli Alan Lomax Archive. Il canale è molto frequentato e ha superato diverse milioni di visualizzazioni. Vi sono registrazioni di performance musicali e interviste, tra cui bluesman del delta del Mississippi, sermoni, canti religiosi delle chiese battiste, cajun della Luisiana, canti gospel, fino a registrazioni di John Lee Hoker e interviste allo stesso Lomax.

Dal sito degli archivi, invece, si diffondono progetti multimediali innovativi, dove confluisce il patrimonio etnomusicologico documentato da Lomax e si inquadra in contesti completamente nuovi. È il caso del progetto Lomax Geo-Archive, che consiste in una mappatura delle sue ricerche e dei materiali documentati. La mappa è suddivisa in cinque macro-aree (Stati Uniti, Caraibi, Europa, Africa, Russia e Asia Centrale), all’interno delle quali è possibile accedere a vari livelli di informazione. Selezionando le icone che marcano i percorsi etnografici di Lomax, si è indirizzati a una mappa geografica in dettaglio – nella quale si può analizzare nello specifico il territorio interessato e si possono ricostruire gli spostamenti e le sedute di registrazione. A un livello successivo, al quale si accede selezionando le informazioni che emergono dalla mappa in dettaglio, si può ascoltare l’audio delle registrazioni, corredato di informazioni etnografiche. Facciamo un esempio: se si è nella mappa degli Stati Uniti del sud-est, si può selezionare un’icona nell’area della Luisiana. Da qui si apre una scheda nella quale sono riportate tutte le registrazioni effettuate da Lomax in quella zona, organizzate in un indice con titoli e durate. Da questa sezione si può ascoltare ogni traccia, oppure entrare nella mappa dettagliata, o ancora entrare nel catalogo dettagliato attraverso un link al sito dell’Archivio. Qui si trovano tutte le informazioni: il luogo, le date, il genere, gli esecutori, ecc.

Il risultato è un nuovo profilo dell’archivio: come si è detto, più interattivo, ma soprattutto più intuitivo, immediato. Non più un indice ma una mappa, dentro la quale ognuno sceglie il proprio percorso.