La mutevolezza degli stati d’animo raccontata in note

Tommaso Starace, “The Power of Three”

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The Power of ThreeFra carezzevole comunicatività e intensa energia intepretativa, ecco che nasce The Power of Three, il nuovo disco del talentuoso sassofonista e compositore Tommaso Starace, in questo lavoro al sax soprano e al sax alto. Al suo fianco, in questa produzione discografica, due prestigiosi musicisti internazionali del calibro di Jim Watson al pianoforte e Laurence Cottle al basso. Dunque, un album drumless che intende omaggiare alcuni leggendari artisti e compositori della storia mondiale come: Stevie Wonder (Lighting Up The Candles), Sam Jones (Del Sasser), Bobby Timmons (This Here), Chick Corea (Got a Match?), Ennio Morricone (Once Upon a Time in America), Michel Petrucciani (Brazilian Like), Charlie Parker (Segment) e Pino Daniele (Napule è). Ma nella tracklist figura anche un brano originale, intitolato Nina, figlio della vivida materia grigia di Tommaso Starace. Nato a Milano da padre italiano e madre australiana, Starace vive in Inghilterra dal 1994. Nel corso della sua fulgida carriera calca il palco al fianco di una pletora di musicisti blasonati in ambito mondiale, fra cui Billy Cobham, Dave Liebman, Kenny Wheeler, Stan Sulzmann, Jim Mullen, Jonathan Gee e gli italiani Paolo Pellegatti e Gianni Giudici. Il sassofonista ha al suo attivo già diverse realizzazioni discografiche molto interessanti, ad esempio: Tommaso Starace Quartet + Special Guests (2002), Tommaso Starace Plays the Photos of Elliot Erwitt (2006), Don’t Forget (2009), Blood & Champagne (2010), Simply Marvellous-Celebrating the Music of Michel Petrucciani (2012), Italian Short Stories (2014), From a Distant Past (2016). Soprattutto per ciò che concerne il suo stile compositivo, Starace cerca sempre di esplorare diversi territori con l’intenzione di suscitare stati d’animo differenti nei suoi brani originali, fondendo l’armonia più tradizionale con quella contemporanea, oltre a esprimersi attraverso uno spiccato senso melodico. Maurice Ravel, Cannonball Adderley, Ennio Morricone, Joshua Redman e Stevie Wonder rappresentano per lui una costante fonte di ispirazione. Le sue composizioni nascono con l’obiettivo di raccontare e descrivere le emozioni accompagnando l’ascoltatore in un viaggio immaginifico, che crei delle immagini nella loro mente. Nell’arco del suo percorso artistico il sassofonista di origine milanese si è esibito in tutta Europa. Inoltre, grazie al suo comprovato talento, nel 2004 collabora con il noto compositore di film oscar Dario Marianelli (Orgoglio e Pregiudizio ed Espiazione) registrando la musica per This Little Life, un dramma della BBC per Channel Four. Invece, nel 2008, è stato insignito della “Honorary Membership” dal “Birmingham Conservatoire”, conferitagli per i suoi significativi contributi, negli anni, nei vari ambiti della professione musicale. Ritornando, invece, alla ricca discografia, il suo The Power of Three arricchisce notevolmente la sua produzione discografica. In Got a Match?, perla compositiva del recentemente scomparso Chick Corea, Cottle dà vita a un eloquio straripante per agilità e fluidità di fraseggio, locupletato da una lodevole padronanza del linguaggio e della pronuncia jazz. Mentre gli scambi fra Watson e Starace sono incendiari: il pianista si esprime architettando un discorso improvvisativo pregno di maliardi intercalari bluesy e intriganti incursioni nell’out playing, il sassofonista (qui all’alto) cesella un solo carico di nerbo, a tratti serrato, torrenziale e pungente. Nina è una struggente composizione ad alto tasso emozionale. In questo brano, alle prese con il sax soprano, Tommaso Starace intesse un’elocuzione dal forte impatto emotivo, intrisa di sprint cromatici ma, al contempo, adornata da un imprinting melodico, da un senso narrativo e descrittivo. Segment è un’appassionata dedica alla tradizione jazzistica, in cui il sassofonista (al sax alto) costruisce un’improvvisazione guizzante, adamantina, ornata da una fugace puntata nell’outside phrasing, sostenuto dal comping tetragono del tandem Watson-Cottle. Il CD si chiude con Napule è, dove Starace è ancora una volta al soprano. Qui, in un perfetto equilibrio, Cottle brilla per musicalità, sensibilità espressiva e fervore interpretativo. Starace concepisce un assolo cantabile, riscaldante, ma allo stesso tempo impetuoso. The Power of Three è un album dalla grande piacevolezza d’ascolto, dal quale emerge la policromia stilistica, ma in particolar modo comunicativa di Tommaso Starace e dei suoi due formidabili compagni di viaggio, poichè durante lo scorrere delle nove tracce mutano gli stati d’animo e le sensazioni che il trio desidera trasmettere, con sincerità e generosità, agli ascoltatori di questo disco.

 

(Foto di Ron Milsom)

 

Tommaso Starace, The Power of Three

Etichetta discografica: ALESSIO BROCCA Edizioni Musicali

Anno produzione: 2020

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