Lo swing come un mantra

Daniele Gorgone Trio feat. Flavio Boltro, “River Dance”

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River DanceLo swing è il cuore pulsante del jazz, il motore trainante di questo genere musicale, lo spassoso e accattivante dondolio che coinvolge l’ascoltatore di primo acchito, anche colui che non è particolarmente incline a questo andamento ritmico. In River Dance, nuovo capitolo discografico firmato Daniele Gorgone Trio feat. Flavio Boltro, brillante formazione costituita da Daniele Gorgone (pianoforte), Marco Piccirillo (contrabbasso), Pasquale Fiore (batteria) e dall’ospite Flavio Boltro (tromba), uno fra i jazzisti italiani più rappresentativi nel mondo degli ultimi trent’anni, il concetto di swing è estrinsecato come un vero e proprio manifesto, una sorta di segno identificativo della propria personalità artistica, anche se questo riconoscibile tratto distintivo è arricchito da un approccio, in particolar modo ritmico, decisamente più moderno. Nove i brani di cui consta la tracklist: If I Should Lose You (Ralph Rainger), Moon and Sand (Alec Wilder-Morty Palitz), Ojos the Rojos (Cedar Walton), My Shining Hour (Harold Arlen) e You Stepped Out of a Dream (Nacio Herb Brown) sono autentiche pietre miliari appartenenti alla sterminata tradizione jazzistica (ri)arrangiate da Gorgone, mentre Dad, River Dance, Cat Jumps e Taste It i brani originali scaturiti dall’ispirata vena compositiva del pianista. Profondo conoscitore della tradizione afroamericana, del linguaggio e della pronuncia jazz, dal playing pregno di viscerale senso del blues e dello swing, Daniele Gorgone è un pianista e compositore assai prolifico, di grande esperienza. Nell’arco della sua proficua carriera ha stretto numerosissime collaborazioni insieme a una pletora di jazzisti blasonati in ambito mondiale, fra i quali: Garrison Fewell, Jesse Davis, Scott Hamilton, Grant Stewart, David Schnitter, Jim Rotondi, Deborah J. Carter, Joyce Elaine Yuille, Ares Tavolazzi, Aldo Zunino, Luciano Milanese, Marco Panascia, Perico Sambeat, Nicola Angelucci, Max Ionata, Emanuele Cisi, Tino Tracanna, David Pastor. Il suo pianismo è stato assai apprezzato praticamente a tutte le latitudini, in nazioni come: Stati Uniti, Francia, Svizzera, Irlanda, Germania, Slovenia, Cipro, Indonesia, Taiwan, Albania, Kosovo, Inghilterra, Olanda, Turchia, Spagna, Liechtenstein, solo per citarne alcune. Lo special guest Flavio Boltro è uno tra i più conosciuti e stimati trombettisti jazz italiani del panorama internazionale. Il musicista torinese, in circa trentacinque anni di attività concertistica, ha condiviso palco e studio di registrazione con uno stuolo di jazzisti leggendari, ad esempio: Cedar Walton, Michel Petrucciani, Billy Higgins, Clifford Jordan, Jimmy Cobb, David Williams, Steve Grossman, Manu Roche, Joe Lovano, Billy Cobham, Eric Legnini, Benjamin Henocq, Roberto Gatto, Furio Di Castri, Maurizio Giammarco, Antonio Faraò, Paolino Dalla Porta, Stefano Di Battista, Rosario Bonaccorso, Dado Moroni, Andrea Pozza, Rosario Giuliani, Giovanni Tommaso, Fabio Zeppetella e moltissimi altri ancora. Presente dal punto di vista discografico in una quantità industriale di produzioni, eccolo ora come guest nel nuovissimo progetto di Daniele Gorgone. Il cullante e aggraziato andamento ternario di River Dance, composizione che dà il titolo al disco, è immersivo, pervasivo, locupletato da un tema soave, raffinato. L’eloquio del pianista è intriso di cantabilità e senso melodico. Boltro si esprime con verace musicalità e fluidità di fraseggio. Cat Jumps è un brano ironico, divertente, immediatamente coinvolgente. Gorgone dà vita a un’elocuzione ricca di spunti soprattutto sotto l’aspetto armonico, pregna di interessanti e tensive frasi inside-outside e impreziosita da una brevissima citazione (volontaria o meno) del tema di Rhythm-A-Ning (standard jazz dell’immenso pianista e compositore Thelonious Monk). Il groove funk di Taste It, ottimamente sottolineato dal tandem Piccirillo-Fiore, conquista già fin dalle primissime misure. Qui Daniele Gorgone sviscera un solo denso di ammiccanti inflessioni bluesy e svariate progressioni. Boltro costruisce un discorso improvvisativo colmo di scorribande cromatiche. Pur restando saldamente ancorato agli imprescindibili insegnamenti della tradizione jazzistica, con lo swing considerato sempre e comunque la stessa polare, il nobile e lodevole intento di Daniele Gorgone che emerge attraverso la realizzazione di questo album è quello di esplorare altri territori stilistici, abbandonando un po’ la classica comfort zone per mettersi ancor di più in gioco. Ciò a testimonianza di una netta e sensibile crescita del pianista livornese, segnatamente sul piano della concezione stilistica e della sua visione del jazz, che cambia come la danza del fiume, soprattutto rispetto al suo precedente disco da leader intitolato Lucky Man.

 

(Foto di Toni Lanimarca)

 

Daniele Gorgone Trio feat. Flavio Boltro, River Dance
Etichetta Discografica: DDE Records
Anno produzione: 2021

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