Quando la musica è poesia

Emanuele Sartoris e Daniele Di Bonaventura, “Notturni”

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Notturni - Daniele Di Bonaventura e Emanuele SartorisUn abbraccio simbiotico e simbolico fra pianoforte e bandoneon, nel segno del candore interpretativo, della sensibilità espressiva, della poeticità comunicativa. Così nasce Notturni, nuovo disco di due cavalli di razza del jazz (e non solo): il pianista Emanuele Sartoris e il bandoneonista Daniele Di Bonaventura. La tracklist del CD consta di sei composizioni originali partorite dall’ispirazione del pianista (La Volta Celeste, Le Terre Oniriche, L’Aurora, Il Plenilunio, Sancta Sanctorum e La Fine dei Tempi), Notturno d’Inverno come unico brano originale autografato dal bandoneonista, Notturno Impromptu I e Notturno Impromptu II scritti dall’immenso Fryderyk Chopin, ma (ri)letti dal duo. Pianista dal tocco leggiadro e intenso, Emanuele Sartoris è un musicista che ama creare un’abbacinante miscellanea tra musica colta e jazz. Il suo nome è stato presente in numerosi festival jazz italiani di assoluto prestigio e, inoltre, anche allo “Joroinen Music Festival” in Finlandia. Da ormai quattro anni è ospite musicale fisso del programma “Nessun Dorma” in onda su Rai 5, condotto da Massimo Bernardini, trasmissione nella quale ha avuto la possibilità di collaborare, fra tanti, con strepitosi musicisti e artisti come Eugenio Allegri, Enrico Rava, Tullio De Piscopo, Eugenio Finardi, Gianluigi Trovesi, Stefano Di Battista. In ambito discografico, invece, Sartoris è attualmente impegnato in tre progetti con il chitarrista Maurizio Brunod nel suo Ensemble, dove è anche presente Daniele Di Bonaventura, nel CD Woland del quale è co-firmatario insieme al percussionista Massimo Barbiero e la violinista Eloisa Manera, oltre a un album a quattro mani con il pianista classico Massimiliano Gènot, intitolato Totentanz – Evocazioni Lisztiane. Fra i migliori specialisti europei del bandoneon, Daniele Di Bonaventura è un vero e proprio “storyteller” della musica, un artista che racconta le sue sensazioni, i suoi stati d’animo attraverso tasti e mantice del suo strumento. Artista poliedrico, capace di spaziare dalla musica classica alla contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, ha riscosso consensi di pubblico e critica non solo in Italia, ma anche in nazioni come Inghilterra, Olanda, Germania, Spagna, Egitto, Norvegia, Francia, Svizzera, Portogallo, Brasile, Argentina, Cile, Slovenia, Moldavia, Croazia, Lettonia, Albania, Singapore, Giappone, Stati Uniti, Sud Africa. Moltissimi i musicisti e, più in generale, gli artisti di caratura mondiale con i quali ha condiviso il palco: Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, David Murray, Miroslav Vitous, Rita Marcotulli, David Liebman, Toots Tielemans, Lenny White, Omar Sosa, Greg Osby, Ira Coleman, Dino Saluzzi, Javier Girotto, Peppe Servillo, Francesco Guccini, Sergio Cammariere, Lella Costa, Ornella Vanoni, Franco Califano, Alessandro Haber, Enzo De Caro, Furio Di Castri, Riccardo Fassi, Frank Marocco, Pierre Favre, Jaques Morelembaum, solo per citarne alcuni. Ad oggi ha pubblicato oltre novanta dischi e, a proposito di nuove creature discografiche, ecco appunto Notturni con Emanuele Sartoris. La Volta Celeste è un brano dal mood evocativo, etereo. L’eloquio di Sartoris è contemplativo, introspettivo, dalla grande profondità d’animo. Il climax di Notturno d’Inverno è melanconico, avvolto in un senso di mestizia. Qui Daniele Di Bonaventura si esprime con toccante lirismo e poeticità, impreziosendo il suo playing con uno spirito narrativo che lascia con il fiato sospeso. L’atmosfera (quasi) fiabesca de La Fine dei Tempi calamita l’attenzione sin dalle prime misure. Qui il discorso improvvisativo di Emanuele Sartoris è particolarmente energico, sottolineato da un tocco marcato, deciso, di forte impatto, mentre Di Bonaventura dà vita a un’elocuzione serafica, densa di pathos e pervasiva comunicatività. Notturni è un disco in cui l’influenza della musica colta è predominante, un album dove la forte componente europea si fonde amabilmente con l’improvvisazione di matrice jazzistica. In Notturni, Sartoris e Di Bonaventura pensano e agiscono per sottrazione, attribuendo un valore fondamentale a ogni singola nota, al suo peso specifico, senza ostentare funambolici virtuosismi per impressionare l’ascoltare. Al contrario, invece, irradiano la mente, l’anima e il cuore di chi ascolta il disco attraverso un’interpretazione munificente, sobria, che possa toccare le corde emozionali in modo diretto e genuino.

 

(Foto di Valerio Averono)

 

Emanuele Sartoris e Daniele Di Bonaventura, Notturni
Etichetta discografica: Caligola Records
Anno produzione: 2021

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