Il confronto attraverso le idee altrui

La musica per allargare gli orizzonti

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Jörgen SundeqvistJörgen Sundeqvist è un fisarmonicista onnivoro, curioso, totale, sempre aperto al confronto e al dialogo, in quanto lui crede fermamente che attraverso lo scambio di idee si possa crescere e rendere la mente sempre più elastica. Assai attento alla profondità interpretativa e alla sensibilità espressiva, si racconta dai suoi albori artistici fino a giorni nostri, tracciando un excursus e ricordando le sue esperienze che, a oggi, lo hanno particolarmente segnato.

Ti sei formato musicalmente in Svezia, ma anche negli Stati Uniti. In termini di metodo didattico, quali sono le principali differenze fra i tuoi studi in Svezia e quelli negli Stati Uniti?

Quando mi sono trasferito negli Stati Uniti, nel 1979, per studiare con il M° Anthony Galla-Rini, non c’erano molti posti in Svezia dove poter studiare fisarmonica a un livello accademico alto. Ero molto giovane e decisi presto di studiare privatamente con Galla-Rini. Non ho studiato solo fisarmonica con lui, ma anche armonia, analisi delle forme, contrappunto, orchestrazione e direzione d’orchestra. Ho frequentato tre anni di lezione con il Maestro e, praticamente subito, sono diventato un membro stretto e parte della famiglia Galla-Rini.

Con Anthony Galla-Rini, leggenda della fisarmonica con cui hai studiato appunto in America, hai anche fatto tournée negli Stati Uniti e in Europa per diversi concerti. Che sensazione hai provato quando hai compreso che dall’essere un suo allievo sei diventato un suo collega a tutti gli effetti?

Durante il mio secondo anno di studio con Galla-Rini, abbiamo iniziato a pianificare un tour mondiale insieme per un duo di fisarmoniche. Come dicevo prima, sono diventato molto velocemente e spontaneamente una parte integrante della sua famiglia, quindi questa idea di fare un tour internazionale di concerti insieme è nata in modo molto naturale. Entrambi ci siamo rivolti ai nostri contatti per pianificare questo tour internazionale della durata di sei mesi. Nel corso di questa tournée sono stati organizzati anche quattro concerti insieme alla “Sundsvall Symphony Orchestra” in Svezia, dove ho eseguito la “Fisarmonica di Galla-Rini – Concerto n. 1 in sol minore” e “Concerto di Eugene Zador per fisarmonica, archi e percussioni” con il M° Galla-Rini a dirigere l’orchestra.

Sei molto impegnato e apprezzato soprattutto come solista, arrangiatore e compositore, specialmente nell’ambito della musica da camera. In quale di questi tre ruoli senti di esprimerti meglio artisticamente?

Amo collaborare insieme ad altri musicisti, oltre ovviamente al lavoro da solista. Ma penso che la cosa più importante per il futuro della fisarmonica sia connettere la fisarmonica stessa insieme ad altri strumenti e suonarla assieme ad altri strumentisti. Ho anche composto e, ancor di più, arrangiato molta musica, sia per uso commerciale che, al tempo stesso, anche per piacere e soddisfazione personale.

Jörgen SundeqvistOltre che negli Stati Uniti, hai tenuto numerosi concerti in Russia, Cina, Nuova Zelanda, ma sei stato anche ospite di radio e tv su entrambe le sponde dell’Atlantico. Quali sono i ricordi umani e artistici più preziosi legati a queste esperienze?

Ho tanti meravigliosi ricordi di molti concerti. Come raccontavo prima, i quattro concerti insieme alla “Sundsvall Symphony Orchestra” con la direzione del Maestro Galla-Rini hanno rappresentato per me un’esperienza unica. Un altro bel ricordo è stato quando ho presentato in anteprima la fisarmonica da concerto con The Accordion King, brano scritto dal famoso compositore svedese Fredrik Högberg. Questa è una composizione multimediale di quaranta minuti per fisarmonica, orchestra e film su dei grandi schermi dietro l’orchestra. Ho eseguito questo concerto numerose volte con le principali orchestre sinfoniche presenti in Svezia.

La tua attività professionale comprende anche la didattica. Se esiste, qual è la ricetta segreta per essere un bravo docente?

Ritengo che bisogna essere molto aperti quando si insegna, in modo tale da avere una discussione costruttiva con i tuoi studenti. Quando si tratta di musica non esiste solo “una” risposta corretta, e gli allievi, a livello accademico, sono spesso abbastanza preparati e convinti delle proprie idee, attraverso le quali è molto importante, per me, confrontarmi con il mio modo di interpretare. Questo porta a molti interessanti spunti di riflessione. Lascio anche che i miei ragazzi ascoltino molta musica, per imparare e capire, fin dall’inizio, dalla musica d’avanguardia alla musica da camera, opera e musica sinfonica, per far sì che la mentalità nei confronti della musica in generale sia aperta il più possibile.

Sei anche spesso invitato come giudice in molte competizioni internazionali. Quali sono, per te, i parametri di giudizio più importanti per valutare un musicista che partecipa a questi concorsi?

Una profonda e una comprensione globale della musica, ovviamente con padronanza e tecnica. Molti studenti pensano troppo all’aspetto tecnico e alla velocità di esecuzione, più che a fare musica. Tanti possono apprendere la tecnica come se si imparasse a scrivere velocemente su una macchina da scrivere. Ma per arrivare a comprendere profondamente la musica è completamente un’altra cosa che, per me, è quella più importante.

Jörgen SundeqvistMolti compositori prestigiosi hanno scritto diverse opere per te. Quali sono le principali caratteristiche di queste composizioni che esaltano al massimo le tue qualità strumentali ed interpretative?

Sono sempre molto attento al fatto che i compositori comprendano le importanti qualità e possibilità della fisarmonica, per mettere in evidenza tutte le potenzialità di questo strumento, poiché la fisarmonica è estremamente espressiva e dinamica. Ci sono anche molti effetti diversi e interessanti che puoi utilizzare con la fisarmonica, ma per me la musica è più importante dell’arte “circense”.

In studio di registrazione e dal vivo, quale modello di fisarmonica utilizzi?

Attualmente suono una Scandalli Extreme, che è fatta appositamente per me, con cinque serie di ance negli acuti, con la quinta impostata una quinta sopra l’ottavino, come una miscela sull’organo.

Quali sono i tuoi impegni artistici in questo periodo?

Dopo un periodo molto difficile, i concerti stanno ricominciando lentamente a riprendere, per cui questo è meraviglioso. Il mio prossimo progetto è insieme al mio amico di lunga data, il famoso organista svedese Håkan Dahlén. Stiamo progettando un DVD con musica del compositore ceco Vaclav Trojan arrangiata per fisarmonica e organo a canne da Håkan e dal sottoscritto. Il DVD includerà anche un ritratto del compositore Vaclav Trojan.

 

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