La glorificazione del piazzollismo

Marco Gemelli, “El Tiburòn”

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El Tiburòn - Marco Gemelli

Una figura iconica come Astor Pantaléon Piazzolla, da tutti conosciuto solo come Astor Piazzola, ha letteralmente segnato la musica del Novecento in senso lato e, in particolar modo, l’evoluzione del tango. Il musicista argentino, infatti, diede vita al cosiddetto nuevo tango, differente dal tango tradizionale soprattutto perché si arricchisce di alcune caratteristiche tipiche del jazz. L’artista nato da genitori di origine italiana (suo padre era figlio di un pescatore nativo di Trani, mentre la madre di Massa Sassorosso, una frazione di Villa Collemandina) ha influenzato uno stuolo di fisarmonicisti, e soprattutto bandoneonisti, dagli anni Cinquanta ad oggi. Fra questi vi è anche il talentuoso bandoneonista Marco Gemelli che, con la sua nuova realizzazione discografica intitolata El Tiburòn, rende omaggio ad Astor Piazzolla avvalendosi della preziosa collaborazione di un raffinato quartetto d’archi formato da Paolo Angelucci (violino), Kristina Esekova (violino), Stefano Morgione (viola) e Alessandro Lumachi (violoncello). Dieci le composizioni autografate dall’immenso e compianto musicista sudamericano presenti nel CD: Primavera Porteña, Verano Porteño, Otoño Porteño, Invierno Porteño, Adiós Nonino, Cafè 1930, Nightclub 1960, Concierto para Quinteto, Milonga del Ángel e Muerte del Ángel. Bandoneonista dalla spiccata musicabilità, sobria cantabilità e profondo senso melodico, Marco Gemelli è un musicista dal fulgido talento affermatosi da tempo nel circuito fisarmonicistico nazionale e internazionale. Ha una costante attività concertistica sia come fisarmonicista che come bandoneonista che lo vede protagonista, come solista, in prestigiose orchestre e gruppi di musica da camera italiani, europei e statunitensi. Per quanto concerne la sua attività discografica, ecco fresco di stampa il suo El Tiburòn. L’impatto in Adiós Nonino, soprattutto dal punto di vista del suono e grazie all’energico manto sonoro cesellato dal quartetto d’archi, è devastante. Qui Marco Gemelli si esprime attraverso una sobria cantabilità e un abbacinante senso melodico, il tutto impreziosito da un pathos e un trasporto emotivo che lasciano il segno. Il mood di Café 1930 è struggente, profondamente evocativo, avvolto da un velato senso di mestizia e sottolineato dalla lodevole eleganza interpretativa degli archi. Il bandoneonista pondera ogni singola nota con acume e sobrietà, facendo “cantare” il suo strumento con levità comunicativa, sensibilità espressiva, grazia nel tocco e particolare cura della dinamica. Nightclub 1960 si apre con un certo ardore interpretativo, per poi snodarsi in un’atmosfera più serafica e intimistica e ritornare in un mood decisamente più travolgente. Gemelli alterna un fraseggio lirico e sinuoso a un playing vibrante, attraverso cui manifesta tutta la sua passionalità. In Milonga del Ángel, soprattutto in alcuni momenti, il bandoneonista sembra quasi come se sussurrasse le note, anche in questo caso gestendo la dinamica con maestria e saggezza. Il quartetto d’archi, interagendo brillantemente con il solista, ricopre un ruolo fondamentale in maniera particolare sotto l’aspetto armonico e del suono, rendendo il tutto più ricco e fascinoso. In questo disco, non solo un caloroso e appassionato tributo all’indimenticabile Astor Piazzolla, ma è un vero e proprio atto di magnificazione dell’immenso e inarrivabile musicista argentino, Marco Gemelli si esprime a tutto tondo mettendo in risalto le sue qualità sul piano strumentale ma soprattutto espressivo. Poiché oltre a brillare per la sua notevole padronanza tecnica, convince appieno per l’eleganza comunicativa, la zelante cura della dinamica e per la sua spiccata capacità di adattarsi perfettamente al mood di ogni singolo brano alternando un’espressività tumultuosa a una comunicatività più placida e contemplativa, oltre a rendere ancora viva la personalità e il carattere piuttosto sanguigno di Piazzolla, dedito alla pesca allo squalo che per lui era adrenalina allo stato puro. Il tutto arricchito dalla presenza di Paolo Angelucci al violino, Kristina Esekova al violino, Stefano Morgione alla viola e Alessandro Lumachi al violoncello che pennellano manti armonici di pregevole fattura.

 

Marco Gemelli, El Tiburòn

Etichetta discografica: Ars Spoletium Publishing & Recording

Anno produzione: 2022

 

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