Settima rassegna di organetto: Aidomaggiore (OR) 13 e 14 ottobre 2012

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Si è tenuta, il 13 e 14 ottobre 2012, a Aidomaggiore (OR) la settima rassegna di organetto presso il centro di aggregazione sociale. La manifestazione e stata organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Pro Loco Aido, l’associazione culturale “Sa Cointrozza” (nata a salvaguardia degli strumenti musicali tipici del territorio: triangolo, organetto semidiatonico e tamburo) e con l’associazione “Borghi autentici d’Italia”. L’evento, a cadenza biennale, vuole essere un tributo ai musicisti locali (Pedru Procu, Zizi Barranca, Finanzelu Mura, Antoni Mureddu, Zuanni Masia, Mauru Salaris) che hanno contribuito alla diffusione della musica popolare e degli ideali della tradizione folkloristica.

Si è iniziato con il saluto del Sindaco Dott.ssa Adele Virdis e con la proiezione del film “Cainà”. Nel pomeriggio del 13 è stato organizzato un convegno, “Le donne nella musica popolare”, al quale hanno partecipato Ottavio Nieddu (noto presentatore di Videolina) e l’antropologa Dott.ssa Marinella Marras di Ghilarza che ha parlato della vita, della fede e del lavoro esprimendo le proprie osservazioni sui repertori femminili della musica tradizionale sarda “dal passato al presente”. Quest’ultima ha voluto puntualizzare come la figura femminile abbia influenzato, da sempre, la vita sociale e familiare della comunità isolana attraverso le interpretazione di ninne nanne, filastrocche, canti legati alla vita lavorativa e alle attività quotidiane, tramite le quali si riusciva ad inculcare il senso del ritmo musicale e dei suoni tipici della Sardegna. Le donne, pur possedendo notevoli doti, cantavano esclusivamente in contesti privati, durante il lavoro casalingo o nei campi e nel corso dei riti funebri dove era richiesta una certa professionalità per l’interpretazione dei tipici “Attitidos” (ormai del tutto scomparsi). Ha inoltre sottolineato che, le nuove generazioni di strumentiste e cantanti (salvo rare eccezioni), usano esibirsi con “l’abito etnico” (giacca, camicia in cotone, gilet e pantaloni in velluto o fustagno di foggia) prettamente maschile denominato “su bullettinu”. Questa tipologia di vestiario, le fa quindi avvicinare molto di più alla figura maschile.

Altra presenza importante è stata quella dell’etnomusicologa Dott.ssa Valentina Onnis che ha spaziato sul tema ” Le donne nel canto a chitarra” datando l’inizio di questo tipo di esecuzione sul palco nel 1877 con Candida Mara di Nulvi, della quale non esistono registrazioni, per passare poi alle attuali Franca Pinna di Oschiri e Cinzia Boi di Sassari. Questo intervento, ha fatto capire ulteriormente come la donna, per potersi esibire sul palco, dovesse “assomigliare” all’uomo poiché questa prerogativa le permetteva di poter reggere al meglio il confronto con la figura maschile, che spesso apprezzava dicendo: – “ Paret un omine” (sembra un uomo).

La Dott.ssa Ambra Pintore ha invece aperto, in maniera accattivante, una finestra sulle donne impegnate nella Wolrd Music, un genere musicale che trae spunto dalla musica popolare. Ambra, ha parlato del mondo della World Music al femminile narrando le vicende di grandi artiste, come la prima e più importante cantante Capoverdiana, Cesária Évora, che fece degli interessanti esperimenti in questo settore aprendo una strada alle (poche) musiciste sarde che attualmente si cimentano, con buoni risultati, in questo genere.

Terminata l’attività convegnistica, a salire sul palco sono stati i musicisti Federica Lecca di Selargius (launeddas), la dodicenne, Noemi Spano di Cagliari (fisarmonica), Susy Monni di Quartu S.Elena (chitarra e voce), Sara Satta e Giuliano Pinna (canto logudorese a chitarra), Maria Antonietta Bosu di Ottana (s’ affuente), Miriam Costeri di Gavoi e il suoi gruppo (organetto, pipiolu, tamburu, Triangulu). Inoria Bande (voce ed organetto) ha chiuso la serata con la sua ineguagliabile verve richiamando i suoni della festa che le sono caratteristici ed eseguendo, nel suo crescendo tipico, alcune delle più note canzoni tradizionali isolane tra cui Serenata sarda, Mamoiadina e Cavalcata sarda scritte dal celebre papà, Francesco Bande.

Il programma del 14 si è protratto con il concerto “Sonos de Sardigna” e con la partecipazione di numerosi organettisti e fisarmonicisti isolani presentati da Ottavio Nieddu.