“Nouvelle Cuisine” – il nuovo album di Rosario Jermano

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“Nouvelle Cuisine” è il quarto lavoro di Rosario Jermano (“Living in percussion” – 1991 – “Stravagario” – 1994 – Suenò – 1996), da Venerdì 8 Novembre in vendita nei migliori negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali. L’artista partenopeo ha presentato il progetto lo scorso 11 Novembre presso il Museo PAN – Palazzo delle Arti di Napoli.

Ascolta qui Nouvelle Cuisine

 

Nouvelle CuisineIl progetto è composto da 15 brani, veri e propri quadri ritmici, in cui si intrecciano armonie e melodie con un suono ed una atmosfera densa e ricca di colori dove il cuore e la mente riesce a percepire lo stato d’animo dei 40 musicisti che vi hanno partecipato, tra i migliori del panorama artistico italiano.

Rosario Jermano è riconosciuto come uno tra i più noti e prestigiosi percussionisti, fin dal 1976 ha iniziato a collaborare con Pino Daniele per poi passare successivamente a collaborazioni con Zucchero, Fabrizio De Andrè, Renato Zero, Fiorella Mannoia, Mia Martini, Gino Paoli, Gigi D’Alessio, solo per citarne alcuni, nonché collaborazioni internazionali con musicisti ed artisti del calibro Toots Thielemans o Sting.

Produttore ed arrangiatore per artisti, autore di composizioni musicali di grande successo (sua è la sigla del programma Rai “Linea blu”), oggi predilige condividere il palco con grandi artisti (in questo periodo è in tour con Renato Zero) o collaborare a pochi ed interessanti progetti di artisti o affermati coreografi.

L’album è una co-produzione di Clapo Music e Apogeo Records ed è distribuito fisicamente in Italia da Egea Music e digitalmente nel mondo da Believe Digital.

“Dopo 23 anni ho deciso di registrare un nuovo disco solo perchè avevo qualcosa da dire, non per farlo e basta. L’idea di chiamarlo Nouvelle Cuisine – racconta Rosario Jermano – mi è partita quando mia figlia Heather mi ha regalato per il mio compleanno due bacchette di batteria che avevano ad una estremità la forma di una forchetta e di un cucchiaio. L’ho chiamato Nouvelle Cuisine per due motivi: la mia passione per la cucina (sono, infatti, un discreto cuoco) e, soprattutto, dei cibi tradizionali napoletani, come “la genovese” e le “polpette al ragù”, e per il grande interesse nei riguardi del Francese, lingua studiata senza grandi risultati alle scuole medie. Ogni brano dell’album porta il nome di una pietanza legata alla Nouvelle Cuisine, ma solo per alcuni mi è sembrato giusto riferirmi alla cucina napoletana.

Rosario JermanoIl progetto ha avuto una lunga gestazione, con momenti anche abbastanza difficili ma supportato dall’entusiasmo ed incoraggiamento dei 40 musicisti che ho coinvolto. La realizzazione dei brani è avvenuta per alcuni di essi a distanza, perché impegnati in altre città: inviavo le composizioni via internet e musicisti del calibro di Lele Melotti, Gigi De Rienzo, Danilo Madonia ed altri, sovrapponevano i loro strumenti, che poi io inserivo nelle session sul computer.
Per altri, invece, come, ad esempio, Piero Gallo, Antonio Onorato, Elisabetta Serio e Roberto Giangrande, ho avuto il piacere di poter suonare con loro in studio, registrati da Rosario Fiorenzano, un ottimo ingegnere del suono ed un vecchio e caro amico. Ma tutti hanno partecipato con passione, fornendomi un contributo di grande livello artistico.

Sono partito programmando 40 songs di sole percussioni, sia intonate come marimba, vibrafono, xantur, cymbalon che quelle non intonate come batteria, congas, timbales, djembè etc. Dopo una lunga ricerca di suoni percussivi da tutto il mondo, come i tamburi Giapponesi della famiglia dei Taiko, la famiglia dei tamburi Abaqua, oppure la famiglia delle percussioni indiane, ho cominciato ad appuntare le prime idee. La tonalità musicale dei brani è stata determinata proprio dalle percussioni che indicavano le note e la strada da seguire, ed i musicisti su quelle hanno costruito gli intrecci, le tessiture armoniche ed a volte melodiche. Tutti i musicisti, che ho avuto la fortuna di incontrare nella mia carriera, senza i quali questo progetto non sarebbe mai nato, hanno suonato in modo impeccabile dando valore a quello che inizialmente io avevo pensato.

Questo è Nouvelle Cuisine un disco fatto in completa libertà di espressione, senza pensare alle regole del mercato o al gusto ed alle aspettative del pubblico, spero comunque che possa lasciare una traccia nell’ascoltatore e la voglia di riascoltarlo per entrare sempre di più nel mio mondo artistico.

Tuttavia il mio sogno nel cassetto è riuscire a riunire tutti i partecipanti a questo progetto intorno ad un tavolo a mangiare semplicemente … Pizza, Zeppolelle e Panzarotti.”