Felice Fugazza (1922 – 2007) – nona parte

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Scherzo per 4 fisarmoniche (1953, Ancona, Farfisa)

A differenza di altri Paesi – come la Germania, in primis, o i Paesi anglosassoni – in Italia, nel secolo scorso, la musica da camera e d’insieme con fisarmonica è stata meno diffusa e quindi anche la relativa letteratura non risulta così copiosa. E ciò nonostante le “premesse”, ovvero il repertorio ottocentesco per gli strumenti ad ancia libera, precursori della fisarmonica attuale: la physharmonika, la concertina, l’harmoniflute e l’harmonium; strumenti per i quali furono scritte, in tutta Europa e anche in Italia, interessanti pagine – anche da parte di notevoli musicisti –, tutte o quasi da riscoprire…
Nel Novecento, Felice Fugazza è stato uno tra i primi, e pochi, musicisti italiani della sua epoca ad interessarsi anche alla musica d’insieme per e con fisarmonica. Sin dagli anni Quaranta, quando partecipò con il “Trio Fugazza”, a uno dei primi Festival Internazionale della fisarmonica di Stradella, presentando – secondo una testimonianza personale di Gervasio Marcosignori – la Danza di fantasmi nella versione per tre fisarmoniche, sino al 2000, quando pubblicò il brano Dialoghi senza tempo per fisarmonica e pianoforte.
Il suo impegno in questo settore si indirizzò su tre filoni:
1. musica originale per sole fisarmoniche, dal duo al quartetto;
2. musiche per fisarmonica e altri strumenti, principalmente nella tipica formazione (spesso denominata orchestrina) comprendente, oltre alla fisarmonica: violino, clarinetto, o altro strumento a fiato, pianoforte, contrabbasso, spesso con l’aggiunta di chitarra e percussioni;
3. trascrizioni ed elaborazioni per sole fisarmoniche, ovvero adattamenti dalla letteratura classico-romantica, e anche postromantica, con autori come Boccherini, Schubert, Wagner, Frank, Mulè, Mascagni, ecc. Realizzò inoltre una serie di elaborazioni di brani per fisarmonica di autori contemporanei, in qualche modo legati alle edizioni Farfisa (poi Berben), quali Ferrari Trecate, Boccosi, Sottili, ecc.
Nel filone della musica d’insieme con fisarmonica pubblicò alcuni brani definibili di genere extra-colto, o “classico-leggeri”, tra i quali citiamo: Mosaico espagnol – rumba lenta (1951), di cui è nota la versione completa, ovvero “classica”, per fìsarmonica sola; Ottave – fox mosso, facente parte di una “Nuova serie swing – piccolo jazz” (1956); Unisono, fox moderato (1958). Si tratta di brani nelle forme della musica d’uso e/o ballabile, che andavano di moda all’epoca, ma scritti sempre con gusto e originalità di idee melodiche e armoniche.
In assoluto, però, il brano di musica d’insieme più interessante, scritto e pubblicato da Fugazza, fu senza dubbio lo Scherzo per quattro fisarmoniche, edito dalle edizioni Farfisa nel 1953.

– Brevi analisi

Il brano, in tonalità Sol minore e in tempo sei ottavi, è formalmente costituito dalla classica forma A B A incorniciata da un’introduzione e una coda.
L’introduzione, su un andamento vivace (con spirito), è basata fondamentalmente sull’intervallo di tritono, ovvero di quarta eccedente, e a livello testurale si caratterizza per diversi dialoghi fra i vari strumenti, ma anche per diversi accordi di undicesima e tredicesima, oltre che per alcune scale esatonali (IV. fisarmonica-basso). Le quattro note iniziali: mi bequadro, si bemolle, do, re, costituiranno poi l’ostinato ritmico-melodico nel tema principale (A).Gianfelice Fugazza - Scherzo (estratto 1 - intro)

La sezione A, in tempo ancora più vivace, presenta un tema il cui incipit è basato su un arpeggio di quinta diminuita (sul VI grado bequadro); tale melodia è accompagnata da un ostinato, caratterizzato da spostamenti metrici della cellula ritmico-melodica di 4 note (di cui sopra), sostenuto dall’accordo di Settima di terza specie (ovvero semidiminuito) sul VI bequadro.Gianfelice Fugazza - Scherzo (estratto 2 - tema A)

Questa prima parte, a sua volta tripartita (a – b – a), presenta come seconda sezione (b) una testura contrappuntistica, con vari dialoghi fra gli strumenti e diverse imitazioni. Dopo la ripresa della prima sezione (a) si giunge a un ponte che, su un’armonia di Settima di dominante, porta alla seconda parte contrastante del brano (B), in Sol maggiore e con andamento più lento, dolce e legato, come scritto in partitura.Gianfelice Fugazza - Scherzo (estratto 3 - tema B)

Questa seconda sezione è caratterizzata da una scrittura polifonica/contrappuntistica – con varie imitazioni tra le parti, soprattutto I. e II. Fisarmonica –, e da un crescendo dinamico che da un piano porta a un fortissimo. Tale crescendo caratterizza anche il successivo secondo ponte, un piccolo episodio di transizione, che congiunge la sezione B alla ripresa integrale della A, dopo la quale si giunge infine alla coda che, dopo alcuni dialoghi consueti, conclude il brano su una lunga scala esatonale ascendente che, partendo dalla IV fisarmonica, passa attraverso i vari strumenti sino alla I, per chiudere canonicamente sulla tonica.

– Conclusioni

Il brano, entrato nel repertorio di molti ensemble fisarmonicistici, è stato inciso su audiocassetta, vinile o CD da vari gruppi, tra i quali ricordiamo il sestetto di fisarmoniche “Akkordeon Ensemble di Aosta”, guidato da Giorgio Dellarole (I. fisarmonica) e il quintetto “Adamo Volpi” di Loreto, fondato dal M° Edgardo Mugnoz (v. discografia). Attualmente, è possibile ascoltare alcune interpretazioni dell’opera anche su YouTube, tra le quali citiamo l’Akkordeon-Gruppe di Hermi Kaleta, il Quintetto di fisarmoniche Leonida Forgini e l’Accordion Orchestra del M° Stanimir Uzunov, a parziale dimostrazione della diffusione internazionale del brano.
Altri autori, come Luigi Oreste Anzaghi, Adamo Volpi[1], Mario Barbieri, Bio Boccosi e pochi altri, si interessarono alla musica d’insieme con fisarmoniche, ma crediamo che il contributo di Felice Fugazza, anche in questo campo e in riferimento alla sua epoca, rimanga insuperato.

 

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Boccosi Bio – Pancioni Attilio, La fisarmonica italiana, Ancona, Farfisa, 1963-64;
Mugnoz Alessandro, Ricordo di GianFelice Fugazza, articolo nei periodici Fisarmoniae, Osimo (AN), Brillarelli, 2007 e in Strumenti&Musica, Spoleto (PG), ArsSpoletium, 2007;
Strologo Sandro, a cura di, Gian Felice Fugazza. Il musicista poliedrico, Recoaro Terme (VI), P.A., 2017;
Jercog Aleksi, La fisarmonica. Organologia e Letteratura, Caselle di Altivole (Treviso), Physa, 1997.

 

DISCOGRAFIA ESSENZIALE

CD Akkordeon Ensemble di Aosta, Ezio Borghese, Fulvio Boero, Danilo Deanoz, Paolo Sandri, Giorgio Dellarole (direttore artistico), Stefano Marchesini, fisarmoniche, Aosta, autoprodotto, 2003.
CD Fisarmoniche in concerto, Quintetto Adamo Volpi, Alessandro Mugnoz, Miriam Mugnoz, Andrea Carnevalini, Fabrizio Sbacco, Edgardo Mugnoz (fisarmonica basso), Ellera Umbra (Perugia), Prendinota, 2012. (Registrazione 1983).

 

[1] Adamo Volpi, tra l’altro, scrisse anche lui uno Scherzo per 6 fisarmoniche, pubblicato nel 1954 dalla M.A.P. Editions di Londra, composto in uno stile più “classico” o tradizionale, rispetto a quello di Fugazza.