In memoria di Salvatore Di Gesualdo, ad un lustro dalla sua morte

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PICCOLA RASSEGNA DI FISARMONICA CLASSICA

In memoria di Salvatore Di Gesualdo, ad un lustro dalla sua morte (2012 – 2017)

A cura di G.A.M.O. – Gruppo Aperto Musica Oggi – Firenze

Direzione artistica di Francesco Gesualdi

 
In memoria di Salvatore Di GesualdoA partire dalla seconda metà del Novecento la Fisarmonica ha vissuto un processo di graduale sviluppo che l’ha elevata a rango di strumento d’arte da concerto, affrancandola dal suo contesto popolare di provenienza. Grazie ad un primo e serio contributo di un’ispirata e illuminata generazione di fisarmonicisti-concertisti, questo “arnese” di origini umili si è rinnovato per diventare negli anni strumento musicale della cultura post-moderna, medium contemporaneo della musica classica e nuovo mezzo per nuovi repertori. Un processo colto proseguito dalle generazioni successive che hanno potenziato e ampliato la straordinaria esperienza dei loro predecessori e che hanno portato alla consacrazione della fisarmonica classica da concerto. Uno dei massimi fisarmoncisti italiani è stato Salvatore di Gesualdo che fin dagli anni ‘60 ha lavorato allo sviluppo di questo strumento, delle sue caratteristiche tecnico-espressive, del suo repertorio colto. Di origine abruzzesi, è stato un artista completo e straordinario: compositore, artista figurativo, pittore e grafico. Ha vissuto moltissimi anni a Firenze, dove ha insegnato, per scelta, ad una sola generazione di fisarmonicisti, e dove ha lavorato fino al 2012, anno della sua morte. Inventore di una vera e propria Scuola di Fisarmonica classica in Italia, ha segnato inoltre – in Italia, il suo paese – un nuovo corso al concertismo fisarmonicistico, fino ad allora poco presente nelle più importanti Sale da Concerto. Ha contribuito all’istituzione della Cattedra di fisarmonica nei Conservatori italiani, tra i quai e fra i primi il Cherubini di Firenze, nel 1993. A cinque anni dalla sua morte GAMO ha voluto ricordarlo organizzando nella sua città d’elezione, negli spazi del Museo Novecento, un ciclo di tre concerti, invitando alcuni di quegli artisti che al meglio hanno potuto testimoniare l’esperienza della fisarmonica classica da concerto, tanto cara a SdG.

Il primo concerto ha visto protagoniste le nuovissime generazioni di fisarmonicisti: il solista Luca De Prisco (musiche di C.Ph.E. Bach), e il Trio Emotion-Trio (musiche di Bach, Tiensuu, Cage).

Il secondo concerto ha avuto come protagonista il Duo DissonAnce, composto da Roberto Caberlotto e Gilberto Meneghin (musiche di Bach, Talmelli, Schweizer, Caberlotto, Bedetti, Lucchi).

Il terzo concerto ha avuto come protagonista Ivano Battiston, uno dei primissimi allievi di Salvatore di Gesualdo oggi noto solista (musiche di Bach, Di Gesualdo, Fancelli, Alfano, Magnante).

 
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