30×30 nel segno della connessione umana e del rispetto reciproco

Il singolare progetto 30x30 ideato da Ivano Battiston vede protagoniste star della fisarmonica mondiale

306

30x30 (trenta compositori per i trent'anni della fisarmonica al Conservatorio Cherubini di Firenze)Figura di spicco della fisarmonica italiana e internazionale, stimato docente dalla grande esperienza, musicista intraprendente e visionario, Ivano Battiston è uno fra i fisarmonicisti più blasonati presenti sulla scena. Animato dalla sua ardente creatività ha dato vita a un progetto singolare intitolato 30×30, una lodevole operazione artistica che coinvolge ben trenta compositori fra i più apprezzati in ambito mondiale per festeggiare i trent’anni della Scuola di Fisarmonica Ordinamentale. I suoi illustri colleghi compositori gli hanno dedicato trenta brani per dimostrargli la stima musicale, il rispetto e l’affetto. Ivano Battiston, oltre a ripercorrere alcune delle tappe più importanti della sua carriera, si sofferma nello specifico su questo interessante progetto.

Partendo dalla tua ricca formazione musicale, sei diplomato in fisarmonica, fagotto, musica corale e direzione di coro. Qual è stato il motivo scatenante che ti ha spinto ad approfondire lo studio di strumenti e materie differenti?

L’obiettivo principale era esplorare la musica in modo completo, cercando di ottenere una comprensione più ampia e approfondita che non fosse limitata solo agli aspetti strumentali, ma che incorporasse anche una prospettiva musicale e culturale più vasta. Un’altra ragione era la possibilità di ottenere un titolo accademico in campo musicale, poiché al tempo non era possibile conseguire un diploma in fisarmonica ordinamentale.

Da circa quarantasei anni, come fisarmonicista, ti esibisci in tutto il mondo da solista e camerista. Dal punto di vista tecnico e interpretativo quali sono le analogie e quali le differenze sostanziali rispetto a quando suoni in “Solo” e in formazioni cameristiche?

La fisarmonica, in quanto piccola orchestra portatile, rappresenta uno strumento autonomo capace di esprimersi da solo. Tuttavia, la pratica della musica d’insieme offre al fisarmonicista l’opportunità di interagire con altri musicisti, creando un significativo scambio di idee fondamentale per lo sviluppo musicale. Il suonare   insieme in modo intelligente e costruttivo arricchisce la gamma espressiva, contribuendo all’espansione delle capacità anche durante l’esecuzione solistica. La mia esperienza nel suonare con artisti eccezionali come Mario Brunello, David Bellugi e Avi Avital, per citarne solo alcuni, è stata cruciale per il mio progresso musicale e tecnico.

Ivano Battiston - PH Lorenzo DesiatiQuale modello di fisarmonica suoni in studio di registrazione e nei concerti?

Principalmente utilizzo una fisarmonica ZeroSette B30 del 1980, uno strumento caratterizzato da notevoli possibilità musicali, come un registro in dodicesima alla tastiera destra e un’estensione della tastiera sinistra a note singole, per quinte, che parte dal Do zero. Pur presentando una certa imponenza dal punto di vista del peso, questa fisarmonica offre un suono raffinato e nobile. Durante gli anni Novanta ho avuto l’opportunità di esibirmi anche con uno strumento a bottoni (con due tastiere per terze minori) prodotto dalla Victoria, impiegato anche nell’incisione Zlom di Vinko Globokar per ventisei strumenti, pubblicata dalla Sargasso Records.

L’attività didattica è centrale nella tua professione. Sei docente di fisarmonica presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze. A tuo avviso, rispetto agli anni passati, al giorno d’oggi la metodologia didattica si è evoluta in modo radicale e significativo?

Certamente. Dobbiamo ringraziare docenti come Patrizia Angeloni e pochi altri che hanno contribuito a portare la didattica della fisarmonica a un livello paragonabile a quella di altri strumenti con più storia alle spalle. Quarant’anni fa i fisarmonicisti avevano a disposizione materiale didattico limitato e insufficiente. Oggi, con l’inserimento di questo strumento nei conservatori, la situazione è notevolmente migliorata. Però, non sempre i docenti adottano e implementano appieno queste nuove metodologie didattiche, ma nonostante ciò, rispetto al passato, stiamo senz’altro facendo progressi.

A proposito del Conservatorio di Firenze, il “Luigi Cherubini” è in fermento per il progetto 30×30. Si tratta di un anniversario speciale, unico, che intendi celebrare per festeggiare la Scuola di Fisarmonica Ordinamentale che compie trent’anni. Hai ideato un progetto particolarmente ambizioso che vede la presenza di trenta compositori blasonati in ambito mondiale, fra i quali un’eccellenza assoluta come Richard Galliano. I tuoi illustri colleghi fisarmonicisti come hanno accolto questa tua brillante proposta artistica?

Il progetto ha suscitato grande entusiasmo. Figure di spicco come Corrado Rojac, Hugo Noth, Alain Abbott, Davide Anzaghi, Petri Makkonen e il già citato Richard Galliano, fisarmonicisti e compositori di rilievo che hanno regalato un brano al progetto 30×30, rappresentano anche la storia stessa della fisarmonica. Altri​ colleghi hanno espresso apprezzamento per l’originalità della proposta e per l’enorme contributo nell’arricchire il repertorio originale della fisarmonica con trenta nuovi brani.

Ivano Battiston - PH Gianluca MarzoAlain Abbott, Francesco Antonioni, Davide Anzaghi, Massimo Berzolla, Paolo Cognetti, Fabrizio De Rossi Re,   Fabrizio Festa, Richard Galliano, Francesca Gambelli, Alessandro Magini, Carla Magnan, Petri Makkonen, Hugo Noth, Mario Pagotto, Marcello Panni, Andreas Pflüger, Rossano Pinelli, Carla Rebora, Barbara   Rettagliati, Corrado  Rojac,  Uroš Rojko, Paolo Rotili, Christopher Shultis, Simona Simonini, Alessandro Solbiati, Roberto Solci, Andrea Talmelli, Roberta Vacca, Harri Wessman e Sergey Zhukov ti hanno dedicato una breve composizione per fisarmonica per ripagarti della tua amicizia. Oltre alla stima professionale reciproca, quanto ha inciso il tuo legame umano con questi musicisti di grande caratura affinché il progetto 30×30 potesse realizzarsi felicemente?

L’essenziale per una collaborazione fruttuosa è la connessione umana e il rispetto reciproco. La sorpresa positiva dell’entusiasmo dimostrato da questi straordinari musicisti nel partecipare al progetto mi ha fatto realizzare che probabilmente ho compiuto qualcosa di significativo nella mia vita. Inoltre è stato sorprendente notare che alcuni brani sono stati composti considerando la connessione tra il mio nome e le note musicali. Sono estremamente fiero e colmo di gioia nel poter annoverare musicisti di così elevata competenza in questa entusiasmante esperienza musicale.

Il 16 dicembre scorso, presso la “Sala dei Giochi di Villa Favard”, una delle due sedi del conservatorio, si è tenuta la presentazione ufficiale del progetto. Oltre a te hanno partecipato alcuni compositori e studenti che hanno dato vita a un’atmosfera di condivisione e celebrazione unica nel suo genere. I trenta brani, registrati da studenti ed ex studenti, hanno fatto sì che nascesse un omaggio che lascerà una traccia indelebile nella storia della fisarmonica. Sotto l’aspetto emozionale, qual è stata la reazione del pubblico alla vostra performance?

Direi che l’accoglienza è stata assai calorosa e apprezzata. L’incontro è stato cordiale e tranquillo, durante il quale ho condiviso l’origine di questo progetto e ho fatto ascoltare alcune registrazioni dei trenta brani. Nel corso dell’evento alcuni studenti hanno contribuito proponendo ulteriori brani. Mi piace riportare le parole del compositore Alessandro Magini, uno dei partecipanti alla presentazione ufficiale: «Caro Ivano, con la semplicità e la profondità dei veri maestri, hai dato vita a una serata meravigliosa ricca di musica e di esperienze di vita. È stata una testimonianza di impegno artistico e didattico di straordinaria qualità, come dimostrato anche dai tuoi talentuosi allievi. Il progetto presentato ieri è davvero un esempio da seguire. Non vediamo l’ora di vedere cosa ci riserva la seconda parte».

Ivano Battiston - PH Lucia PintoL’acme di questo progetto giungerà martedì 19 marzo alle 17:00 presso la “Biblioteca Marucelliana” di Firenze, dove sarà presentato il disco contenente le trenta composizioni eseguite non solo da te, ma anche da alcuni fulgidi talenti della fisarmonica, studenti ed ex studenti, come Anna Bodnar, Roberto Caberlotto, Giuseppe De Nitto, Mirko Ferrarini, Davide Iadicicco, Peter Kiss, Thomas Lazzerini, Francesco Moretti, Leonardo Panni, Antonio Saulo, Massimo Signorini e Irene Squizzato. Quali sono le principali peculiarità tecniche e quali le fonti d’ispirazione di questi trenta brani?

Questa collezione di trenta composizioni rappresenta un assortimento eloquente di come la composizione musicale sia concepibile in tempi contemporanei. Pertanto, essa non solo risulta a dir poco affascinante per gli esecutori di fisarmonica, ma costituisce altresì una fonte di grande interesse per gli studiosi della composizione. L’attuale periodo è caratterizzato da una straordinaria libertà espressiva e linguistica, dunque la raccolta 30×30 riflette fedelmente questo contesto. All’interno della selezione emergono composizioni che abbracciano varie tipologie di stile, quali il minimalismo, l’influenza ligetiana, il neoromanticismo, la corrente strutturalista, il neoclassicismo, la tecnica dodecafonica, con omaggi a Cage, a Šostakovič e così via. Va sottolineato che i compositori-fisarmonicisti dimostrano una maggiore destrezza con la fisarmonica a bassi e accordi precomposti. Ad ogni modo, tutti i brani mostrano una conoscenza​ approfondita del nostro strumento e, di conseguenza, una proprietà di scrittura notevolmente più sviluppata rispetto a qualche decennio fa.

Grazie al progetto 30×30 non solo si onora la cattedra di fisarmonica, ma si trasforma il Conservatorio “Luigi Cherubini” in un luogo suggestivo di innovazione e dedizione verso la musica. Proprio in questo senso, senti di considerarti un antesignano e ritieni che ad oggi, dopo oltre quarant’anni di carriera, 30×30 sia il progetto più importante che tu abbia realizzato?

Mi ha fatto sempre molto piacere celebrare i compleanni importanti della cattedra di fisarmonica al Conservatorio di Firenze. In occasione del decennale ho organizzato una maratona musicale. Invece, per festeggiare i vent’anni, ho pensato di organizzare un incontro molto articolato con la partecipazione dei “maestri dei maestri” di fisarmonica, del “Museo della Fisarmonica” di Castelfidardo e di alcuni costruttori. Con il trentennale ho avuto l’idea di un progetto che desse un significato, un senso al mio lavoro conservatoriale trentennale e che lasciasse una testimonianza tangibile di tutto questo, visto che per me questi sono gli ultimi mesi d’insegnamento in Conservatorio poiché in novembre andrò in pensione. Ho voluto quindi realizzare un progetto che lasciasse testimonianza del mio modo di pensare la fisarmonica nel mondo   musicale contemporaneo e che coinvolgesse i miei amati studenti. Proprio questo progetto è sicuramente il più articolato fra quelli realizzati nella mia attività al conservatorio di Firenze. La sua portata e impatto nella promozione della fisarmonica, insieme alla creazione di nuovi spazi per la creatività e la collaborazione musicale, lo rendono un’opera di notevole importanza nella mia carriera.

 

(Foto Ivano Battiston di Diego Landi, Gianluca Marzo, Lorenzo Desiati, Lucia Pinto)

GUARDA IL VIDEO