“Stepsimallos”

Un progetto pilota e una produzione musicale

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StepsimallosGli anni 2021-2022 hanno inaugurato la realizzazione di un progetto pilota del Nuovo C.D.M.I., rivolto a studenti e insegnanti dei licei musicali, per tracciare la via di un inedito processo di formazione e sviluppo in ambito musicale, di cui la fisarmonica è parte integrante con modalità produttive didatticamente e musicalmente estremamente interessanti.

Così, il progetto Nuovo C.D.M.I. prima – Speciale Licei Musicali, da me curato, ha visto la collaborazione didattica con il Liceo “Giorgione” di Castelfranco Veneto in provincia di Treviso, nell’ambito del programma di alternanza scuola-lavoro rivolta ai trienni liceali, per quanto riguarda la fase di “apprendistato” liceale comunemente denominata PCTO (Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento). Una progettazione innovativa mirata alla formazione curricolare intensiva “fuori aula” degli studenti, caratterizzata dallo sviluppo delle competenze chiave nella centralità della persona e dalla qualità dell’apprendimento, in linea con gli orientamenti europei. Il Nuovo C.D.M.I. rende disponibile il progetto, a partire dalla seguente cronaca che racconta in dettaglio tutte le sue fasi.

Il perno formativo su cui l’ideazione e la progettazione del PCTO hanno convogliato le proprie forze ha riguardato l’esperienza professionale del musicista, nelle sue varie attività, vissuta in situazione reale. Alcuni capisaldi programmatici del Nuovo C.D.M.I. sono stati portati così a compimento: la promozione di repertorio in ambito didattico e artistico fondato sui linguaggi della contemporaneità con la divulgazione della Nuova Musica, il sostenere studi e ricerche nella sinergia delle dimensioni pedagogica e musicale e la promozione-connessione tra il mondo accademico e la formazione di base.

La messa in opera di tali obbiettivi nel progetto Nuovo C.D.M.I. prima–Speciale Licei è avvenuta con la pianificazione sin dai primi mesi del 2021 dell’iter burocratico per la presentazione del progetto alla dirigenza dell’istituto liceale e al dipartimento di musica.

L’avvio di tutto il meccanismo di progettazione è risultato possibile grazie alla presenza di una cattedra di fisarmonica nell’organico liceale, il cui docente potesse fungere da coordinatore delle varie attività implicate in modo da confezionare un prodotto sviluppato trasversalmente tra le varie discipline curricolari.

È stato fondamentale coordinare il progetto partendo da un intreccio teorico delle materie del mattino e proponendo ai colleghi una collaborazione attiva che in quest’occasione si è tradotta nella disponibilità del docente di tecnologie musicali e del docente di TAC (teoria, armonia e composizione); colleghi che concordarono insieme alla sottoscritta un numero di ore curricolari da dedicare al PCTO della classe 3alm per lo studio intorno ai linguaggi della contemporaneità dal secondo Novecento in poi.

Il dipartimento di musica andava inoltre informato sul progetto per una sua approvazione e coordinato sull’orario delle prove d’insieme, al fine di non incrociare le ore di esecuzione e interpretazione con le ore di direzione del progetto PCTO, il quale si sarebbe svolto settimanalmente,  da gennaio a maggio, per preparare la classe alla giornata di registrazione finalizzata all’EP e al concerto finale.

Protagonisti indiscussi, in questa sinergia di forze mirate alla crescita formativa insita nel progetto: da un lato, l’azione congiunta con il Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto, coinvolto nella realizzazione del concerto conclusivo grazie alla collaborazione del M° Ivano Paterno, impegnato sia nella presentazione del progetto al consiglio accademico, che nella predisposizione delle risorse per la concretizzazione del concerto (amplificazione, autorizzazioni); dall’altro, la partecipazione di alcuni allievi della classe di composizione elettroacustica del Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, coordinati dal M° Simone Faliva per la registrazione finale e per la fase di post-produzione dell’EP digitale.

Contemporaneamente, durante l’estate 2021, il Nuovo C.D.M.I. commissionò la stesura di partiture esclusivamente dedicate a questo progetto e furono tre i compositori che risposero all’appello, Andrea Sordano con Lamento… se Monteverdi fosse ancora vivo, Simone Faliva con Come un fazzoletto in tasca e Marino Baldissera, tra l’altro anche docente di Tecnologie musicali al liceo Giorgione, con Www4.

Al rientro del nuovo anno scolastico 2021-2022 il dipartimento del liceo musicale si occupò degli ultimi ritocchi organizzativi all’interno dell’indirizzo e da ottobre vennero approntate le comunicazioni per ufficializzare le adesioni dei ragazzi al progetto e il calendario delle attività.

Gli alunni della 3alm sarebbero diventati i protagonisti di un’esperienza scuola-lavoro vicina alle loro corde: immedesimarsi in una realtà professionale che desse loro l’opportunità di comprendere sulla propria pelle il ruolo del musicista, la sua responsabilità nelle differenti fasi di preparazione, della produzione e dell’esecuzione musicale che tale professione pone in essere, ovvero dalla consegna e lo studio di partiture composte esplicitamente per l’organico della loro classe, alle prove pratiche in aula orchestra; dalla registrazione conclusiva di tutto il lavoro svolto nelle ventidue ore di direzione, finalizzata alla pubblicazione digitale di un EP a cura delle Edizioni Ars Spoletium, all’esecuzione pubblica conclusiva presso il conservatorio “Agostino Steffani”.

Finalmente, a fine novembre 2021, le partiture vennero consegnate alla classe; inutile dire quanto l’attesa avesse suscitato una crescente curiosità tra i ragazzi.

Dalla seconda settimana di gennaio iniziarono le prove d’insieme e l’impatto che la classe ebbe nel suonare una musica per loro del tutto nuova con linguaggi contemporanei inaspettati è interessante da raccontare.

Nei ragazzi si manifestò una certa perplessità per la tipologia di esecuzione, che non avevano mai sperimentato fino ad allora. Una buona parte seppe cogliere la novità con il sorriso, si divertirono, manifestarono interesse, volontà di ricerca; altri, invece, si sentirono catapultati in mondi difficili rispetto al loproprio pensiero musicale, maggiormente legato a una cantabilità melodica. Erano abituati a suonare repertori classici come il barocco, il romanticismo, il pop e anche il jazz che da lì a poco, grazie a un finanziamento del Ministero dell’Istruzione, sarebbe entrato nelle scuole dell’obbligo con docenti esterni e cadenze settimanali.

In ogni caso la “concorrenza” tra i vari generi musicali si fece sentire nel gusto dei discenti e, come spesso accade, la ricerca di un piacere immediato e un orecchio musicale assuefatto potevano dar luogo a forme di pigrizia mentale nello scoprire il nuovo. Emerse, quindi, per alcuni, un po’ di resistenza nel farsi trasportare su una sponda ignota: ricerca timbrica, improvvisazione, modalità, contrappunto come dissonanza, stilemi lontani anni luce dal loro mondo.

Nell’insieme si organizzarono sezioni di studio a piccoli gruppi oltre le ventidue ore di direzione programmate per aiutare i ragazzi a entrare nel lavoro che chiedeva studio, precisione, elasticità mentale, iniziativa, spirito di adattamento e di collaborazione: un bell’impegno!

I gruppi di studio furono molto utili e, poi, tutto si appianò definitivamente quando giunse il fatidico appuntamento on line di Nuovo C.D.M.I. incontra: un momento di ritrovo collettivo con la 3alm, i compositori e il pubblico, durante il quale ragazzi poterono scambiare le loro idee, porre delle domande sulle partiture direttamente ai compositori e avvertire un’ampia condivisione di motivazioni, di intenti e di curiosità da parte del pubblico. Fu un dialogo benefico che diede un nuovo impulso vitale al lavoro dei ragazzi.

Il PCTO programmò anche un piccolo pacchetto di ore supplementari con riunioni tra ragazzi volontari della classe e la sottoscritta per supervisionare la preparazione della locandina del concerto, il programma di sala e la copertina del CD; nei piccoli gruppi ognuno si prodigava nel suggerire idee e confezionare proposte. Nacque così la proposta per il titolo dell’EP votato all’unanimità: Stepsimallos, traduzione letterale di “attorcigliato”, utilizzato dal greco Aristofane per definire la musica del suo tempo. I ragazzi aggiunsero sotto il titolo greco: “Oggi, come allora, spesso la musica d’avanguardia viene criticata e non apprezzata pienamente dal grande pubblico. Utilizziamo questo termine in accezione positiva per eliminare quei pregiudizi che spesso vengono attribuiti erroneamente a questo genere”.

Tra le mille peripezie che si accavallarono durante i quasi cinque mesi di studio arrivò, infine, la tanto desiderata destinazione: la giornata di registrazione, il sabato 7 maggio 2022 e, poi, una settimana dopo, il concerto conclusivo in un caldo venerdì 13, presso il chiostro dei Serviti del Conservatorio “Agostino Steffani”.

Il concerto, aperto da Edoardo Farronato, allievo della classe di fisarmonica di Ivano Paterno, con Tarantelle per fisarmonica sola di  Philippe Hersant, ha rivelato un’ottima capacità tecnica e musicale sviluppata dall’ensemble, con grande soddisfazione condivisa, ma, purtroppo disturbata da un improvviso e violento temporale che ha interrotto l’esecuzione dell’ultimo brano.

Fuga finale, tra lampi e tuoni, con strumenti e leggii, sotto il porticato per suonare ancora, guarda un po’… un’improvvisazione! E chiudere, così, la serata in bellezza, con gli auspici del dirigente scolastico di poter replicare l’esperienza.

Stepsimallos è un album digitale edito da Ars Spoletium Publishing&Recoding. Le partiture della Collezione Nuovo C.D.M.I. prima Speciale Licei Musicali, anch’esse edite da Ars Spoletium, sono destinate a un ensemble di 26 elementi, comprendente archi, fiati, percussioni, fisarmonica, tastiere e voci, ma possono essere agilmente utilizzate anche con organico simile, ma differente o in numero ridotto.