La sinossi del sincretismo stilistico

Paolo Fresu – Daniele Di Bonaventura – Pierpaolo Vacca, “Tango Macondo”

361

Tango MacondoCome un arcobaleno, formato da colori diversi, locupletato da suoni provenienti dai più svariati angoli del globo terracqueo, nel segno dello spirito di aggregazione culturale e musicale. Tango Macondo è la nuova opera firmata Paolo Fresu (tromba, flicorno ed elettronica, pianoforte in Skamoiada), Daniele Di Bonaventura (bandoneon, pianoforte ed elettronica) e Pierpaolo Vacca (organetto ed elettronica), album ulteriormente impreziosito dalla presenza di tre prestigiosissime ospiti del calibro di Malika Ayane (voce in Alguien le dice al Tango), Tosca (voce in El día que me quieras) ed Elisa (voce in Volver). La tracklist è composta da undici tracce (più la Bonus Track intitolata Stagioni autografata da Pierpaolo Vacca) scritti da Jorge Luis Borges-Astor Piazzolla (Alguien le dice al Tango), Paolo Fresu (Il Venditore di Metafore, Dumburudù, Macondo, Il Sogno delle Case di Specchio, Tema di Matoforu e Anzelinae Skamoiada), Daniele Di Bonaventura (Movimento Andino e Lenta Preghiera), Carlos Gardel-Alfredo Le Pera (El día que me quieras e Volver), mentre Dillu e Ballu Tzoppu sono tradizionali. Poeta del suo strumento, fra i trombettisti jazz più acclamati al mondo, Paolo Fresu non ha bisogno di presentazioni. Annovera nel suo interminabile curriculum una pletora di collaborazioni al fianco di artisti blasonati in ambito internazionale, fra i quali Carla Bley, Uri Caine, Lars Danielsson, Aldo Romano, Ralph Towner, Enrico Rava, Omar Sosa, Trilok Gurtu, Evan Parker, Gunter Schuller e moltissimi altri ancora. Riscuotendo un enorme successo di pubblica e critica, si esibisce in tutti i continenti, mentre la sua attività discografica vanta quasi quarant’anni di produzioni, non solo da leader. Daniele Di Bonaventura è uno fra i più rappresentativi bandoneonisti europei. Il suo modo di esprimersi attraverso lo strumento è paragonabile a una voce narrante che racconta storie dall’alto contenuto emozionale. Musicista profondamente poliedrico, in grado di affrontare generi che spaziano dalla musica classica alla contemporanea, dal jazz al tango, dall’ethno jazz alla world music, raccoglie sempre notevolissimi consensi a tutte le latitudini. Parecchie le sue condivisioni sui palchi di tutto il mondo assieme a una quantità industriale di straordinari artisti del calibro di Miroslav Vitous, David Liebman, Toots Tielemans, Greg Osby, Ira Coleman, Dino Saluzzi, Javier Girotto, Frank Marocco, Pierre Favre, Jaques Morelembaum, soltanto per citarne alcuni. Attualmente, dal punto di vista discografico, è presente in oltre novanta album. Eclettico e sensibile specialista dell’organetto, Pierpaolo Vacca è un musicista dal talento cristallino. Fin da giovanissimo esordisce nelle piazze della Sardegna in diversi contesti. Nel 2004 entra nel gruppo folk “Oleri”, del quale è ancora membro. Grazie alla sua morbosa curiosità, inizia a esplorare anche la world music e scrive brani ispirandosi alla musica popolare irlandese e francese. Nel 2011 fonda i “Folkaos”, band con la quale è protagonista in numerosi festival. Suona in Italia e all’estero e, dal 2014, con il chitarrista e cantante Giuseppe Muggianu, si esibisce con il progetto In Giro per Canzoni, dedicato ai cantautori italiani. Nel 2018, su invito di Paolo Fresu al festival “Time in Jazz”, tiene un concerto in “Solo” dal titolo Jazz e Tradizione Popolare tra Passato e Futuro. Nell’arco della sua carriera ha condiviso palco e studio di registrazione insieme a tanti musicisti di notevole caratura, come Massimo Congiu, Francesco Medda, Pape Ndiaye, Pape Ndiop, Kalsoum, Alberto Sana, Gisella Vacca, Mauro Palmas, Francesco Fry Moneti, Modena City Ramblers, Andrea Pisu, Jullien Cartonnet. Discograficamente, fra i suoi vari impegni da solista e sideman, ecco quello con Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, ossia Tango Macondo. Movimento Andino è una composizione che punta dritto all’essenzialità, scevra di pleonastici orpelli. L’eloquio del bandoneonista è intriso di viscerale musicalità, adornato da maliarde inflessioni bluesy. Fresu dà vita a un discorso improvvisativo guizzante, ricco di improvvise accelerazioni cromatiche. Il mood di Macondo è crepuscolare, intimistico. Qui Paolo Fresu si esprime sviscerando un playing evocativo, riscaldante, denso di poeticità. In Lenta Preghiera il climax è rarefatto, narrativo, descrittivo, colmo di pathos. Fresu dipinge traiettorie sonore empiree, sostenuto dal carezzevole e onirico manto armonico intessuto da Di Bonaventura. Tango Macondo è un immersivo e immaginifico viaggio in un crocevia culturale, un sublime mélange di voce, ottone e mantice dall’effluvio mediterraneo, dove l’alto senso estetico rappresenta l’apogeo dell’intero album.

 

(Foto di Tommaso Le Pera)

 

Paolo Fresu – Daniele Di Bonaventura – Pierpaolo Vacca, Tango Macondo
Etichetta discografica: Tuk Music
Anno produzione: 2021

ACQUISTA L’ALBUM

GUARDA IL VIDEO