Muse ispiratrici dal sapore sudamericano

Iva Giracca & Roger Corrêa Quarteto, “Sul em Aquarela”

Da Stefano Dentice In 28 Ott 2023

Fotografie interiori ispirate da Paesi dall’estasiante bellezza come Uruguay, Argentina e Brasile conducono verso un viaggio immersivo che dà libero sfogo a una fervida immaginazione, attraverso cui fascinazioni, suggestioni e sensazioni positive illuminano e scaldano gli anfratti più reconditi dell’anima, nel segno di una purezza interpretativa che lascia un segno tangibile. Sul em Aquarela è la nuova opera discografica firmata Iva Giracca & Roger Corrêa Quarteto, elegante formazione costituita da quattro fulgidi talenti come Iva Giracca (violino), Roger Corrêa (fisarmonica), Arthur Boscato (chitarra) e Alexandre Damaria (percussioni). L’album consta di otto brani originali figli della rigogliosa vena compositiva del fisarmonicista, anche autore di tutti gli arrangiamenti. Violinista sopraffina, dall’alto senso estetico e particolarmente poliedrica tanto da spaziare con sorprendente naturalezza dal rock al reggae, dalla musica brasiliana fino addirittura all’elettronica, nel corso della sua brillante carriera Iva Giracca stringe numerose e significative collaborazioni con musicisti di levatura internazionale come Carla Domingues, Marcos Rocha, Alberto Heller, Zé Ricardo, Paulinho Moska, Zeca Baleiro, Lenine, Steve Vai. Assai attiva anche in vari contesti orchestrali, si esibisce non solo in Brasile – la sua nazione – ma anche in Europa in nazioni come Spagna, Francia, Germania. Fisarmonicista dallo stile cantabile, intriso di profondo senso melodico, Roger Corrêa è un nuovo talento della fisarmonica, nonché fine compositore. Pur essendo ancora giovane, annovera già una serie di collaborazioni prestigiose al fianco di musicisti blasonati in ambito internazionale come Yamandu Costa, Renato Borghetti, Luis Salinas, Alegre Corrêa, Javier Colina, solo per menzionarne alcuni. Le sue qualità sono riconosciute a tutte le latitudini, in Paesi come Marocco, Guatemala, Austria, Germania, Olanda, Italia, Spagna, Portogallo, Cile, Uruguay, Argentina e Brasile, sua terra di nascita. Per ciò che concerne la discografia, Sul em Aquarela è il suo primo disco, da co-leader, con la violinista Iva Giracca. Sul Interior, già fin dalle primissime misure, colpisce di primo acchito per il grande appeal del tema e per le suadenti architetture ritmiche cesellate da Alexandre Demaria. L’eloquio di Arthur Boscato è struggente, denso di trasporto emotivo. Il fisarmonicista si esprime con un discorso improvvisativo icastico, ricco di genuina e generosa musicalità. Sulla stessa lunghezza d’onda, Iva Giracca dà vita a un’elocuzione pregna di lirismo e sensibilità espressiva. Il mood di Pampiana è avvolto da un senso di mestizia. L’elocuzione di Corrêa è icastica, dall’abbacinante senso narrativo e descrittivo. In Outonito si respira un’atmosfera sognante, al contempo crepuscolare. Anche qui, il fisarmonicista, il chitarrista e la violinista danno vita a narrazioni improvvisative appassionate, che puntano dritto all’essenza comunicativa. Un Acordeon Y Tu, soprattutto per gli interessanti intarsi armonici del chitarrista, lascia con il fiato sospeso fin dalle prime battute. Il tema di A Don Greco, largo e cantabile, cattura subito l’attenzione. In particolare in questa composizione, il quartetto si esprime in modo energico, intenso. Ivita è un brano dall’imprinting romantico, carezzevole. Iva Giracca e Roger Corrêa pennellano traiettorie sonore ispirate, evocative, dall’alta carica emozionale. Sonho em Havana è un’altra composizione toccante, velatamente elegiaca. Qui, sfruttando con sapienza le dinamiche, il fisarmonicista costruisce un solo ponderato con acume, gusto e pathos, trattando ogni singola nota come se stesse dipingendo un quadro impressionista. Sul em Aquarela è un album che profuma di sincerità e munificenza, in cui la poeticità di Iva Giracca e Roger Corrêa, ottimamente supportati da Arthur Boscato e Alexandre Damaria, rappresenta il vero tratto distintivo del disco. Un lavoro dove la sensibilità e la passionalità, la cantabilità e il senso melodico, fanno sì che il quartetto si racconti e si descriva attraverso una fervente dichiarazione d’amore al Sudamerica, specialmente a Uruguay, Argentina e Brasile, che sono le tre muse ispiratrici di un progetto discografico concepito come se fosse una tela intonsa poi dipinta con incantevoli effetti chiaroscurali.