“9 13 18 24”

La scrittura per fisarmonica di Fabrizio Nastari

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Accordion Waves suona italianoPoche settimane fa è uscito, per Ars Spoletium Publishing&Recording, il prodotto finale, sotto forma di doppio CD in edizione limitata, presto album digitale, di un progetto ideato e curato da Patrizia Angeloni per il Nuovo C.D.M.I.: Accordion Waves suona italiano. Il progetto, presentato dalla stessa Angeloni proprio sulle pagine di “Strumenti&Musica Magazine”, ha coinvolto compositori e strumentisti di diverse generazioni, con il fine di arricchire la letteratura fisarmonicistica di nuovo repertorio. Con questo articolo iniziamo a presentare i brani e i loro autori, a cominciare da 9 13 18 24 di Fabrizio Nastari, giovane compositore formatosi al Conservatorio di Latina, presto eseguito al 58° Festival di Nuova Consonanza a Roma. Accanto a Chitarra Classica e Pianoforte, ha studiato Composizione, Composizione Elettroacustica e Direzione Corale. Dal 2017, vive a Tallinn dove ha conseguito il Master in Composizione Classica studiando con Toivo Tulev e Helena Tulve e dov’è attualmente impegnato in un dottorato di ricerca. Dal 2019, è anche assistente di produzione per l’HighSCORE Festival.

Il suo brano, 9 13 18 24, destinato al repertorio concertistico, nasce da un’interessante ricerca intorno alle sonorità fisarmonicistiche, cui ho in parte contribuito come esecutore fino alla sua registrazione. Il lavoro di Nastari ruota, talvolta in maniera non immediatamente evidente all’ascolto, attorno all’uso dell’ironia come mezzo per descrivere e rappresentare il contesto contemporaneo. Proprio in relazione a quest’idea è nato il pezzo 9 13 18 24, per fisarmonica sola, in cui la ciclicità è uno degli elementi strutturali. Nel brano si fa uso di pochi gesti strumentali, che vengono sapientemente sfruttati per costruire una trama talvolta al limite dell’alienante.

Fabrizio NastariIn effetti, è nel contesto del lockdown mondiale scaturito dalla prima ondata di Covid-19 che il compositore ha scritto questo brano. Il mondo intero era in bilico, senza sapere se e quando sarebbe tornata una situazione di “normalità”, in una fase, dunque, di tensione irrisolta e apparentemente irrisolvibile. La medesima cosa accade nel brano di Nastari: “Inizialmente di breve durata, le sezioni melodiche e ritmiche prendono sempre più spazio, a volte sovrapponendosi, ma senza mai effettivamente raggiungere un vero e soddisfacente climax. […] l’alternanza di figurazioni ritmiche più e meno rapide e spostamenti di accento, fa sì che il brano rimanga chiuso in se stesso senza che il materiale musicale possa esprimere pienamente se stesso o trovare vie di fuga, così come era per noi tutti non molto tempo fa nelle nostre case”.

Ironicamente, ciò che tutti abbiamo conosciuto è stato provvidenzialmente positivo per alcuni, tra cui Nastari: impegnato da alcuni anni in una relazione a distanza con la scultrice Federica Zianni – tra l’altro autrice dell’opera riprodotta sulla copertina del disco – si è trovato improvvisamente chiuso in casa con lei. Una situazione desiderata, dunque accolta con gioia, anche perché imprevista, che era tuttavia in aperto contrasto con l’emozione dominante nel mondo circostante: ed ecco che si manifesta esplicitamente l’idea di Fabrizio di usare l’ironia per riflettere il contesto in cui vive: “[…] era paradossale provare felicità per questa situazione personale mentre fuori era in corso la pandemia”. A livello di materiali il brano è articolato su poche note (Re, Mi, Fa, La e Si con alcune alterazioni transitorie) e con pochi gesti. La scelta delle altezze, che sono la traslitterazione di alcune lettere dei nomi di Fabrizio e Federica, rivela un legame molto profondo tra autore e opera, mentre l’uso di una varietà limitata di gesti strumentali è da ricondurre alla necessità di scegliere solo alcuni tra i pressoché infiniti gesti possibili con la fisarmonica. Nastari, infatti, sottolinea l’importanza del “provare ad assimilare i gesti e lo sforzo che questi gesti richiedono […]. La fisarmonica ha moltissime possibilità e c’è il rischio di volerle sfruttare tutte insieme, ma questo rischierebbe di non far apprezzare a dovere le singole caratteristiche dello strumento. Meglio scrivere più brani, ognuno dei quali focalizzato su alcune caratteristiche”.

Le due qualità della fisarmonica evidentemente più interessanti per l’autore del brano sono la possibilità di eseguire contemporaneamente suoni alle estremità opposte della tessitura, e la capacità dello strumento di emettere suoni tenuti che siano anche immediatamente variabili dinamicamente. È la combinazione di questi due elementi, in effetti, a costituire l’intero brano, fin dalle prime battute, dove una terzina all’estremo acuto e grave in fff si trasforma rapidamente in una serie di ribattuti in pp, poi persino in ppp. Da questa alternanza di piani dinamici e di tessitura trae origine e si articola un crescendo di tensione, che, tuttavia, come dicevamo, non viene mai risolta, ma che rende il brano così interessante tanto per l’esecutore quanto per l’ascoltatore.

Nel prossimo articolo osserveremo più da vicino il brano di Roberto Ventimiglia, Gar schöne Spiele spiel’ ich mit dir, per fisarmonica, violino, e violoncello.

ACCORDION WAVES suona italiano

Accordion Waves – Suona italiano

Fabrizio Nastari – 9 13 18 24 – per fisarmonica

9 13 18 24