Iconoclastia stilistica per organetto ed elettronica
Donatello Pisanello, “Mementi”
L’organetto, nell’immaginario collettivo, è considerato uno strumento solo legato alla musica popolare. In realtà non è proprio così, perché oggigiorno viene utilizzato per esplorare territori stilistici e sonori agli antipodi rispetto al folk. Fra gli organettisti italiani più inclini alla sperimentazione spicca Donatello Pisanello che, anche attraverso l’utilizzo massiccio e sagace dell’elettronica, riesce a sdoganare il concetto secondo cui l’organetto sarebbe uno strumento “antico”. È con Mementi, nuova creatura discografica, che Pisanello lo rimoderna e lo attualizza dando vita a sei brani originali che rappresentano sei quadri sonori figli della sua illuminata e illuminante creatività. Organettista e compositore audace, inarrestabile sperimentatore animato da uno spirito avanguardistico con la mente sempre proiettata all’innovazione, Donatello Pisanello è uno fra i musicisti pugliesi (e non solo) più interessanti per la sua concezione libera della musica e, in particolare, proprio dell’organetto. Eclettico polistrumentista, nello specifico chitarrista, suonatore di mandola e organettista, è un fine ricercatore della tradizione popolare salentina e compositore di colonne sonore. Pisanello fornisce un prezioso contributo relativamente alla (ri)scoperta dell’organetto nel Salento, tramite uno stile del tutto personale e riconoscibile che amalgama il folk con il minimalismo, la psichedelia, il rock e la sperimentazione radicale, il tutto impreziosito da un largo ed efficace uso dell’elettronica. Un fulgido esempio della sua propensione all’arte di sperimentare è rappresentato dal suo CD intitolato Ops, pubblicato dalla nota etichetta Setola di Maiale (che ha pubblicato anche Mementi) e considerato fra i migliori dischi d’improvvisazione del 2021. Durante la sua carriera stringe svariate collaborazioni in qualità di compositore di colonne sonore con Edoardo Winspeare, Giorgia Cecere, Paolo Pisanelli, Corrado Punzi, Pippo Mezzapesa, soltanto per menzionarne alcuni. Laureato in filosofia, i suoi concerti sono improntati su fascinazioni auditive figlie di una fervida immaginazione estemporanea tramite cui approfondisce il rapporto proprio fra la filosofia e la musica. Fa incetta di premi e le sue composizioni originali trovano spazio in qualsiasi ambito artistico: dal cinema al teatro, dai documentari alla danza, dal reading di prosa e poesia al vernissage. Inoltre, Donatello Pisanello è direttore artistico di Zitti Zitti Sound Club con cui realizza “Osimu” (Open Sound International Meeting Up), che si svolge a Taviano. Tornando alla sua discografia, Mementi è la sua nuova creazione. Primo Memento si apre con una serie di effetti elettronici che creano un’atmosfera di suspense. Pisanello cesella un manto melodico, armonico e sonoro ipnotico, ricco di inebrianti dissonanze e varietà timbriche, enfatizzato da dinamiche magnetiche. In Secondo Memento i suoni sono talvolta lancinanti, pervasivi, volutamente esasperati dall’uso dell’elettronica. Terzo Memento è un caos ordinato, in cui i suoni si intrecciano in modo vorticoso per immergere l’ascoltatore in una sorta di trip uditivo e mentale. Il mood di Quarto Memento è filmico. Anche qui le linee disegnate da Donatello Pisanello sono evocative, eteree, come fossero sospese nella volta celeste. Quinto Memento è un brano tumultuoso, concepito con un’accattivante ricchezza timbrica, ma in cui non mancano momenti di distensione. Il disco si chiude con Sesto Memento, un’altra composizione che fin dalle prime misure trasmette una sensazione di fermento interiore alimentato da sonorità sghimbesce e ipnotizzanti. Pensato come una suite, Mementi è un disco che inneggia all’anticonformismo musicale. Un album profondamente narrativo, immersivo, che descrive immagini sonore istantanee, visualizzate al momento. La brillante idea di Donatello Pisanello di fondere l’organetto con l’elettronica, precisamente con il Soma Cosmos, ossia un looper in tempo reale che crea suggestioni sonore allucinanti, conduce chi ascolta – magari anche in modo inconsapevole – in un viaggio psico-uditivo trascinante. Mementi, senza ombra di dubbio, non è per nulla un lavoro discografico di facile appeal. Ma ciò che lo rende interessante è proprio l’opera dell’ingegno di Pisanello che, in barba a quelle logiche commerciali dei tempi moderni sempre più risibili, ignominiose e imperanti, dimostra che essere anticonvenzionali può rappresentare un valore artistico aggiunto.
(Foto di Patrizia Cristaldi)
Donatello Pisanello, Mementi
Etichetta discografica: Setola di Maiale
Anno produzione: 2023