Musica classica, lirica? No! … Semplicemente il rock di Bennato

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Edoardo Bennato - Spoleto Festival dei 2Mondi 2014Uno strano e accattivante connubio quello che ci è stato proposto durante il corso della 57° edizione del Festival dei 2Mondi di Spoleto. Un Festival che, notoriamente, ha condiviso la scena con i più grandi artisti della musica lirica e classica, da quest’anno sfoggia un look decisamente più contemporaneo. Una vera e propria apertura, quella operata dal Direttore Artistico Giorgio Ferrara, una rivoluzione forse, o magari, più semplicemente il tentativo (riuscitissimo) di confluire e far coesistere tanti generi, tante contaminazioni, tante espressioni artistiche in un unico grande progetto. Una piccola “riforma”, se mi si consente l’uso del termine sin troppo abusato nell’ultimo periodo, finalizzata alla promozione della musica intesa come espressione artistica a 360°, un cambiamento che non può non tener conto dell’evoluzione storico/culturale dell’ultimo cinquantennio e della tendenza delle nuove generazioni.

Sta di fatto che è stato un piacere per la vista e un’emozione per il cuore vedere Piazza Duomo sold out per il concerto di Edoardo Bennato. C’erano almeno 3 generazioni tutte riunite sotto al palco del cantante napoletano che si destreggiavano abilmente tra Il gatto e la volpe e Il rock di Capitan Uncino.

Il concerto è stato aperto da un affiatatissimo quartetto d’archi (il Quartetto Flegreo), un omaggio cha la rockstar, per sua stessa ammissione, ha voluto fare al Festival di Spoleto e con il quale ha proposto, insieme all’ormai celebre band rock, il meglio del suo conosciutissimo repertorio. In quel momento ho capito che non sarebbe stata la solita esibizione da palco del cantante di turno, ma un momento speciale ed Edoardo, così mi piace amichevolmente chiamarlo, non mi ha tradito. Ci ha condotto in un viaggio tra l’onirico e il reale, quella realtà quotidiana spesso troppo scomoda che non vediamo neanche più al TG, perché troppo “triste e deprimente” per trasmetterla ad ora di pranzo.

Bennato non si è invece tirato indietro ha, come sempre, risvegliato le nostre coscienze con la sua verve scanzonata che è propria del popolo napoletano e che, fin dagli esordi, lo ha contraddistinto da altri artisti della musica italiana.

Scrosci di applausi hanno echeggiato in piazza alle note di Italiani, la canzone che ha dedicato alla “Italianità” (il cuore patriottico ha battuto forte in tutti noi) sulle immagini di vecchie foto di repertorio dei grandi dello spettacolo, da Troisi a Falcone e Borsellino passando da Papa Roncalli.

Anche il finale ha avuto il suo momento cool, quando il direttore artistico del Festival Giorgio Ferrara ha fatto una dedica alla sua amata Adriana D’Asti e Edoardo non si è tirato indietro, ha abbracciato la chitarra ed intonato le note di Sono solo canzonette, il pezzo preferito dalla D’Asti.

Sarà il mio spirito romantico, sarà che noi donne amiamo le dediche, ma tutte le signore, dalla scalinata al parterre, hanno un po’ invidiato l’attrice milanese.

In attesa di ascoltare l’opera musicale che Edoardo sta preparando proprio per il Festival, come anticipato da Ferrara, continueremo a custodire le emozioni di una serata di Luglio del 57° Festival dei 2 Mondi.

 

Federica Celesti