Ballare con quattro note – Roberto Giraldi, alias Castellina

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Roberto Giraldi alias CastellinaAgli amici più cari confidava: “Ho fatto ballare l’Italia con quattro note”. Ed era proprio così. La maggioranza dei suoi brani di successo è un equilibrato connubio di melodie semplici, orecchiabili e di facile esecuzione, ma, al tempo stesso, di notevole impatto e spessore. Ciò non toglie che Roberto Giraldi, alias Castellina, nato nel Comune di Brisighella in Romagna, più precisamente nella frazione Castellina da cui prese il nome d’arte, fosse uno dei migliori interpreti della fisarmonica nelle sue vesti più tradizionali.
Le sue origini risalgono all’immediato primo dopoguerra e precisamente al febbraio del 1920. Nato da una famiglia semplice, come il suo carattere aperto e disponibile con tutti, si avvicina alla fisarmonica da autodidatta, complice il contesto non certo favorevole caratterizzato da incertezze e ristrettezze economiche. I primi fan lo acclamano nelle piazze e nelle campagne limitrofe, ai tempi in cui si usava suonare seduti sopra ad un tavolino, attorniati da ballerini festanti e del tutto sprovvisti di quegli accorgimenti tecnologici tanto cari ai musicisti attuali.
Erano i famosi “bei tempi” di cui parlano spesso con nostalgia i nostri nonni, quando per divertirsi bastava un fisarmonicista (meglio se bravo come nel caso di Giraldi) e un buon bicchiere di vino per vedere l’alba del giorno successivo. Cresce il giovane Roberto, cresce anche il suo repertorio, (alla fine si conteranno circa cinquecento composizioni) e cresce la sua innata passione per lo strumento che lo porterà, successivamente, ad approfondirne lo studio. Le vicissitudini che condizionano il naturale evolversi degli eventi lo portano ben presto ad incontrare Giovanni Pasi, bravo sassofonista, che rappresenterà un sostegno fondamentale per la maturazione professionale del giovane Castellina. Roberto Giraldi alias CastellinaI due talentuosi musicisti riscuotono sempre più consensi e l’ambizione li porta a creare quella che sarebbe stata una delle band più seguite e ammirate del panorama nazionale: l’orchestra Castellina Pasi. L’incontro con l’editore faentino Angelo Galletti, titolare delle edizioni musicali Galletti-Boston, che diede loro fiducia portandoli in sala di registrazione, contribuì a farli conoscere fuori dall’ambito locale.
Il resto è storia recente: la bravura del maestro Castellina non passa inosservata e anche le migliori etichette discografiche investono sul suo talento. Mai scelta fu più indovinata! Alcuni brani celebri editi dalle Edizioni Musicali Galletti Boston fanno il giro del mondo e diventano parte integrante del repertorio di tutte le orchestre Italiane. Roberto Giraldi vanta al suo attivo ben due dischi d’oro grazie anche alla distribuzione dell’allora RCA (ora BMG-Ricordi SpA), ma, soprattutto, alla stima di tanti musicisti che tuttora eseguono i suoi brani. È doveroso quicitare i ballabili Il valzerone, Il campanello, Folle sentimento, Santa Monica, Estiva, Zingaro, Caro tango e le canzoni Amici della notte, Verde prateria, Amore vero, Luna messicana scritte su testi dell’amico paroliere Carlo Ferrini.
A tutt’oggi l’orchestra Castellina-Pasi è attivissima, sia negli spettacoli live sia nelle registrazioni di nuovi album (l’ultimo è il volume 49 intitolato Canzone per ogni età, alle fisarmoniche Bruno Vischi), proseguendo con immutato successo sulla scia della tradizione tracciata dal suo fondatore.
L’ultima apparizione pubblica del maestro Castellina avviene nel febbraio del 1999, a Faenza, durante il concorso per giovani fisarmonicisti “Premio Castellina” nel ruolo di Presidente della giuria. Muore nella stessa città il 1 marzo 2000, ma le sue “quattro note” echeggiano ancora nell’aria per la gioia di milioni di appassionati.