“Cameristico”. Il nuovo disco dell’organettista Riccardo Tesi

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Si intitola “Cameristico” il nuovo disco di Riccardo Tesi, uscito nelle scorse settimane per le edizioni “Materiali sonori”.

Tesi, compositore e organettista di fama internazionale, vanta collaborazioni con artisti eterogenei: dagli esordi con la compianta Caterina Bueno, al jazz, all’etnica internazionale, all’etno-jazz, ma anche al rock e alla canzone d’autore. In questo scenario, nella sua lunga carriera, Riccardo Tesi ha avuto un occhio di riguardo per la ricerca e l’esecuzione nell’ambito delle musiche popolari, ma interpretate in una chiave stilistica nuova e sempre sperimentale.

In questo nuovo progetto Tesi ci propone un connubio tra il suo strumento e quelli legati, più di altri, anche alla tradizione cameristica, appunto, come il clarinetto di Michele Marini, il violoncello di Damiano Puliti e il pianoforte di Daniele Biagini. Con questa formazione i brani – alcuni composti per “Cameristico”, altri già presenti nei dischi precedenti del musicista pistoiese oppure già elaborati per altri progetti (per esempio per il cinema o il teatro) – assumono un profilo del tutto nuovo, definendo una prospettiva non ancora solcata. Non in modo così netto, perché a onor del vero Tesi si è sempre orientato in uno spazio sospeso tra la ricerca di elementi (repertori, stili, evocazioni) chiari e una certa tensione sperimentale e virtuosistica, nel solco di una rielaborazione che ha trovato soluzioni caleidoscopiche nei progetti della sua Banditaliana. D’altronde, come si può leggere nel suo sito, “ciò che colpisce di Tesi è lo stile, chiaramente riconoscibile, attraverso il quale riesce a far parlare all’organetto una lingua arcaica e nuova, dilatando il vocabolario e la tecnica di uno strumento rimasto a lungo patrimonio esclusivo della tradizione”.