Le recensioni di S&M: FROM THE ALVIN CURRAN FAKEBOOK – Curran/Schiaffini/C. Neto/Armaroli

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FROM THE ALVIN CURRAN FAKEBOOK – THE BIELLA SESSIONS

Curran – Schiaffini – C. Neto – Armaroli

Etichetta discografica: Dodicilune Edizioni Musicali e Discografiche

Anno produzione: 2017

di Stefano Dentice

 
From The Alvin Curran FakebookL’estemporaneità più pura come una sorta di mantra, la libera improvvisazione totalmente scevra di strutture, rigidità mentale e schemi precostituiti, il tutto locupletato da un climax surreale, suggestivo, dal potere ipnotizzante. From The Alvin Curran Fakebook – The Biella Sessions è la nuova opera discografica, suddivisa in un doppio CD, concepita da Alvin Curran (pianoforte, shofar ed elettronica), Giancarlo Schiaffini (trombone), Alipio Carvalho Neto (sax, fischietti brasiliani e percussioni), Sergio Armaroli (vibrafono, tamburo parlante, tam-tam e percussioni), ai quali, da ospiti, si aggiungono Marcello Testa (contrabbasso in Max’D Out, Sequence 1 e Soft Shoes) e Nicola Stranieri (batteria in Max’D Out, Sequence 1 e Soft Shoes). La tracklist consta di tredici composizioni originali (nove nel primo disco e quattro nel secondo) scaturite dal vivido e illuminante estro di Curran, eccezion fatta per The Answer Is… autografata da Curran, Schiaffini, Neto e Armaroli. Under The Fig Tree dà l’idea di un’appassionante escursione fra le meraviglie della natura. I dialoghi empatici che si intessono fra i quattro musicisti lasciano con il fiato sospeso, per pathos e ricerca dell’estetica. In Sequence 1 si inneggia veracemente al free, brano in cui i protagonisti danno libero sfogo alla loro creatività improvvisativa senza porsi limiti. Il mood di A Room in Rome è crepuscolare, struggente, avvolto da un senso di mestizia. L’abbondante eloquio di Curran è ispirato, introspettivo, meditativo, a tratti torrenziale e vibrante. From The Alvin Curran Fakebook – The Biella Sessions è un album appagante, che lascia profonde sensazioni, nonostante la musica sia tutt’altro che di facile appeal.

 

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