Oltre ogni singolo effetto-La fisarmonica “profonda” di Pauline Oliveros (5ª parte)

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“OLTRE OGNI SINGOLO EFFETTO”
La fisarmonica “profonda” di Pauline Oliveros
(5ª parte)

 

Pauline OliverosOltre mille anni e circa diecimila chilometri separano le origini – storiche e territoriali – della fisarmonica da quelle del koto giapponese (VIII sec. d. C.). Eppure, in Accordion Koto i due strumenti dialogano alla perfezione. È il 2007, e il disco esce per l’etichetta Deep Listening. La voce del koto, strumento cordofono appartenente alla famiglia delle cetre, qui suonato da Miya Masaoka, si fonde con quella della fisarmonica di Paulin Oliveros, ma se ne separa, anche, generando fluttuazioni tra “naturale e spirituale”. Se le inclinazioni di Oliveros, ormai lo sappiamo bene, sono tutt’altro che convenzionali, non diversamente si può affermare a proposito di quelle di Miya Masaoka, compositrice e performer americana di origini nipponiche. Masaoka non suona il koto in modo tradizionale, ma ne estende le possibilità espressive fino a renderlo simile ad una chitarra e ad uno strumento a percussione. Per le sue esibizioni osserva e indaga i suoni e i movimenti degli organismi viventi, siano essi degli insetti, delle piante, il cervello umano o il suo stesso corpo. Contesti sonori e gestuali che si fanno musica e azione scenica, performance live e interattive, improvvisazioni individuali e contemporanee sul gagaku, l’antica musica-danza giapponese in cui confluiscono memorie religiose e usanze di gran parte dell’oriente estremo. Non a caso, a questa musica si erano già interessati diversi protagonisti della scena musicale americana ed europea del Novecento: La Monte Young, Henry Cowell, Alan Hovhaness, Lou Harrison, Benjamin Britten, Olivier Messiaen.
Dal progetto – tanto e da tanto tempo sospirato – nasce un “prodotto” che sembra svilupparsi nel momento stesso in cui lo si ascolta. Le due artiste e i loro strumenti d’elezione sono, a volte, principî distinti, sebbene funzionali ad un unico intento, altre, profondamente combinati in un vero dualismo di elementi, generatore di un solo, unico organismo di pura bellezza. Nel disco è rappresentato sonoramente il ciclo di vita di una giornata, dall’alba al crepuscolo. Un equilibrio armonioso domina il momento del risveglio in Daybreak, con le corde del koto graffiate e inarcate e il suono ultraterreno della fisarmonica. Il pomeriggio, per le due musiciste, è fatto di lunghe conversazioni, tradotte musicalmente in Forenoon, mentre il crepuscolo di Twilight è puro “argento spirituale” espresso dalla fisarmonica potenziata elettronicamente e dal koto che si palesa in un riff di basso ostinato. È un brano meditativo, che ben rivela il concetto di ascolto profondo di Pauline, che lei stessa spiegava così: “L’udito è il nostro senso più primario – ascoltiamo involontariamente. L’ascolto, invece, è coltivato. Si basa sull’esperienza e sulla formazione. L’ascolto profondo è una forma intensa di ascolto dei suoni della vita quotidiana, della natura, dei propri pensieri e, naturalmente, dei suoni musicali. L’ascolto profondo è uno stile di vita. Rappresenta uno stato di consapevolezza superiore e ti collega a tutto ciò che esiste. Come musicista mi interessa la sensualità dei suoni, come coincidono e si coordinano con altri suoni, come cambiano ed esplodono. Come compositore uso l’ascolto profondo per fare musica”.
Circa un anno dopo (2008), sempre per l’etichetta Deep Listening, esce Voice Coil. The Carrier Band è l’ensemble col quale Pauline Oliveros si presenta al pubblico in questa occasione. Oltre a sé stessa, alla fisarmonica e al suo Expanded Instrument System, ci sono Peer Bode al vocoder e Andrew Deutsch all’elettronica dal vivo – gli stessi partner con cui, nel 1998, aveva inciso Carrier e nel 2000 Automatic Inscription Of Speech Melody – ai quali si aggiunge, nell’ultima traccia, Stephen Vitiello. Andrew Deutsch e Peer Bode li abbiamo già conosciuti nella terza parte di questo articolo: il primo, videoartista e compositore di musica elettronica, collaboratore, tra gli altri, di John Cage; il secondo, “indagatore di eventi multimediali elettronici e di sistemi di percezione attiva”. La prima traccia dell’album, Voice Coil, è una lunga improvvisazione (circa quaranta minuti), che integra fisarmonica, computer e altri apparecchi elettronici. È un gorgo apocalittico, un maelstrom sonoro che evoca le pagine letterarie di Edgar Allan Poe e di Herman Melville, forse più consanguineo del free jazz che del deep listening. Il brano era stato registrato nell’autunno del 2003 al Deep Listening Space di Kingston, New York. Nel 2007, poi, Deutsch vi aveva aggiunto circa trentacinque minuti di brevi sovraincisioni per correggere alcuni problemi tecnici e avvicinare così le registrazioni a ciò che il pubblico aveva effettivamente ascoltato durante l’esibizione live. Il secondo brano dell’album è Frozen Speaker, composto da Deutsch sulla base di alcuni materiali di Oliveros per l’Expo 70. Video Voice, infine, con Stephen Vitiello, utilizza dei remix di V of IV (1965 o, secondo altre fonti, 1966) e di Mewsak di Pauline Oliveros, così come elementi della registrazione dello stesso Vitiello, Light Meter. Vitiello è un visual and sound artist americano, di una generazione molto distante da quella di Pauline: è nato nel 1964 e inizia la sua carriera musicale come chitarrista punk, per arrivare, in seguito, alla collaborazione con un artista come Ryūichi Sakamoto. Di lui è stato scritto che è in grado di trasformare “i rumori atmosferici in paesaggi sonori ipnotizzanti, che alterano la nostra percezione dell’ambiente circostante”. E deve essere stata proprio questa qualità a convincere Pauline Oliveros a chiamarlo al proprio fianco.

 

LINK AUDIOVISIVI
Accordion Koto
https://paulineoliveros1.bandcamp.com/album/accordion-koto
https://paulineoliveros1.bandcamp.com/track/forenoon-hirumae-just-before-noon
https://paulineoliveros1.bandcamp.com/track/afternoon-hirusugi
https://paulineoliveros1.bandcamp.com/track/twilight-boshou-tolling-of-a-bell

 

VOICE COIL
https://paulineoliveros1.bandcamp.com/album/voice-coil
https://paulineoliveros1.bandcamp.com/track/frozen-speaker
https://paulineoliveros1.bandcamp.com/track/video-voice