Quarant’anni di generoso apporto socio-culturale

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Alberto Zedda e GIorgio GirelliCelebrazione di anniversari, commemorazioni varie certamente in Italia non difettano. Talvolta sono furbescamente funzionali alla immagine di chi le promuove, ma talaltra corrispondono ad una doverosa esigenza di mantenere viva una memoria, rafforzare principi e valori di cui personalità o sodalizi hanno offerto costruttiva testimonianza. Sicuramente, in questa seconda categoria si colloca il quarantennale del circolo “Amici della Lirica Rossini”, che i suoi dirigenti si apprestano a festeggiare. Sono stati quaranta anni di generoso apporto alla crescita culturale del territorio in un settore, quello della musica lirica, che sopravvive per i consistenti aiuti pubblici in un paese dove, diversamente da altre realtà europee, il pubblico non eccelle né in formazione musicale né in attenzione e passione per la lirica. Tanto più meritorio quindi l’operato del benemerito circolo pesarese. Quarant’anni fa, nel 1977, si spegneva Maria Callas, il Rossini Opera Festival non era ancora nato, il Conservatorio Rossini aveva un rapporto tenue con la città: ma la vitalità della lirica accendeva a Pesaro una nuova fiaccola destinata a diventare faro luminoso e riferimento per tanti appassionati melomani. Tra i vari protagonisti impegnati a far fiorire la “città della musica” il ricordo va al fondatore del Circolo, Gianfranco Montani. Ed anche al compianto presidente dottor Gilberto Calcagnini, noto ed attivo promotore di iniziative musicali corredate anche da apprezzati studi da lui elaborati. Questi, nella sua vita, così intensamente e proficuamente impegnata, si è conquistato rispetto, stima, amicizia ed affetto. È stato infaticabile e colto promotore di accurate ed affascinanti conferenze nella sede di via Zanucchi sui protagonisti della lirica, ai quali peraltro ha riservato incontri e pubblicazioni anche la sua consorte, Ivana Baldassarri.

Serbo vivo il ricordo del mio primo contatto, molti anni fa, quale esponente del Conservatorio, con le realtà musicali pesaresi: fu proprio con il “Circolo amici della lirica”, presieduto da Calcagnini, avvenuto in occasione della Messa in onore di Santa Cecilia che il Sodalizio soleva organizzare nella chiesa di  Sant’Agostino. Prima che il Conservatorio attivasse le varie manifestazioni ora in atto, in concomitanza di date significative per il Paese ovvero per celebrazioni di date musicalmente rilevanti, il Circolo Amici della Lirica si è fatto sempre carico di tale  ricorrenza. Al circolo va il merito non solo di avere curato con sistematicità trasferte dei soci in vari teatri d’Italia dove venivano eseguiti concerti e famose opere liriche, ma anche il sostegno, conformemente ai suoi fini statutari, a giovani del Conservatorio Statale Rossini cui sono state erogate diverse borse di studio. Questo vivo attaccamento al Conservatorio ha trovato conferma anche nel dono dei preziosi volumi della fornita libreria di Gilberto alla biblioteca del Conservatorio, il cui compiacimento, per tale gesto, è stato profondo: testimonianza di fiducia e sensibile attenzione – in un contesto in cui Istituzioni musicali non mancano – per la scuola voluta da Rossini. Ma l’evento che ha assunto particolare significato e prestigio per il Circolo è stata la istituzione del “Rossini d’Oro”: nel 1985, accogliendo la proposta della consigliera Maria Luisa Biscuola, venne attivato il “Rossini d’ Oro” quale “ riconoscimento di particolari meriti artistici ad una personalità del teatro lirico e del mondo musicale in generale”. Il Sodalizio ha voluto così “farsi interprete in forma spontanea ed autonoma, dell’interesse e dell’affetto con cui diversi settori della popolazione pesarese ricordano e tramandano l’eccelsa figura del compositore Gioachino Rossini”. Il premio, a suo tempo conferito ogni anno nel contesto del Rossini Opera Festival, è stato destinato prevalentemente ad artisti distintisi per le loro interpretazioni rossiniane.

Alla consegna del riconoscimento si associavano sempre una pregevole introduzione del dottor Gilberto Calcagnini ed una dotta conferenza del sovrintendente Franco Mariotti. L’evento era diventato un corredo di tutto rispetto dello stesso Festival e diverse “stelle” di fama mondiale non omettevano di far intendere che avrebbero gradito quell’attestato. Ne furono onorati, tra gli altri, SAMUEL RAMEY, KATIA RICCIARELLI, MARILYN HORNE, PIER LUIGI PIZZI, CHRIS MERRITT, CLAUDIO ABBADO, CECILIA GASDIA, ROCKWELL BLAKE, LUCA RONCONI, JUAN DIEGO FLÒREZ, RICCARDO MUTI.  Ed anche qui emerge la continuativa, solidale vicinanza degli “Amici della lirica” al Conservatorio: nel 2011 vennero a trovarmi il presidente Alfredo Mensitieri, alto magistrato impegnato nel rilancio del Circolo, con Luisa Biscuola per comunicarmi la decisione di conferire all’Istituto musicale il “Rossini d’Oro” previsto per la edizione del 2012, anno nel quale, nel corso di una solenne cerimonia presieduta dal prefetto Attilio Visconti, svoltasi nel Salone degli Alabardieri del Palazzo ducale di Pesaro, ebbi il privilegio di ritirare il premio.

Nel suo lungo percorso operativo il Circolo si è avvalso del sostegno di tanti altri generosi personaggi. Un ruolo particolarmente significativo è stato quello di Luisa Biscuola, che recentemente ci ha lasciato. Ci sono regine, nel mondo della lirica, che stanno sul palco. Ma ci sono anche regine che siedono in platea, lontano dai riflettori. Luisa Biscuola ha brillantemente ricoperto il ruolo in questo comparto.  Generosamente appassionata di musica, cui dedicò anni di studi e verso la quale aveva un approccio quasi “religioso”, ne ha sempre coltivato l’amore e la diffusione con impegno intenso. A tutti è noto che se l’associazione “Amici della lirica” ha per decenni prosperato a Pesaro, gran parte del merito è stato suo.  Ha retto il sodalizio con sacrifici personali e con i contributi dei soci. Non risulta che abbia fruito di particolari apporti pubblici. Il suo temperamento era schietto, la lealtà il pilastro della sua condotta. Le vicende della sua vita farebbero la fortuna di un libro. Particolarmente toccanti i ricordi, riferiti forzando discrezione e riservatezza, di quando era giovinetta, della venerazione da lei nutrita per i maestri e gli ambienti della musica. Una vita intrisa purtroppo anche da difficoltà e delusioni. Ma condotta sempre in modo fiero. Durante la edizione del “Rossini d’Oro” del 9 luglio 2016 gli “Amici della lirica” ed i pesaresi  le hanno tributato un omaggio in riconoscimento dei suoi meriti verso l’Associazione. Era già molto provata. Ma schietto e forte il suo commento anche in questa circostanza: “Meno male che mi ha preso a questa età. Se penso a tanti giovani…”,  mi aveva detto mostrando uno straordinario distacco dalla sua personale vicenda. La quale l’ha sottratta agli “Amici” ed ai tanti estimatori prima del previsto. Un paio d’anni fa il quotidiano Il Sole-24Ore nel corso di una inchiesta sulla diffusione della musica sottolineava che avvicinarsi ad essa “consente di scoprire potenzialità enormi del proprio corpo e della propria mente”: apre ad un apprendimento esemplare, che insegna a gestire gli errori in tempo reale, sviluppa la socialità ed eleva culturalmente. Questo è il prezioso dono, costantemente conferito in quarant’anni, di cui la comunità del territorio è debitrice agli “Amici della Lirica”.

 

Giorgio Girelli

*Presidente del Conservatorio Statale di Musica “Rossini”

 

Foto in anteprima. Rossini d’Oro 2012. L’ambasciatore Giorgio Girelli, ricevuto il premio, rende omaggio a Luisa Biscuola.

Foto. Anno accademico 2016. Al Maestro Alberto Zedda viene donato il “Piatto ceramico del Conservatorio” dal presidente, ambasciatore Giorgio Girelli.