Il nuovo singolo di Benedetta Raina… “Davvero” (Noize Hills Records)
Il 13 Dicembre è stato presentato in radio e sulle piattaforme digitali il nuovo singolo di Benedetta Raina “Davvero” (Noize Hills Records).
Un invito semplice ma non banale, un invito a capirsi e ad accettarsi, a prendere la vita alla giornata e a dimenticarsi un po’ di tutto. “Davvero” parla di questo e per questo. Con un ascolto più attento si coglie l’intenzione da parte dell’artista di comunicare una realtà che nasconde molte insidie: la realtà di quei problemi apparentemente lievi che fatichiamo ad ignorare e ci ostacolano. Piccolo e grande, leggero e pesante, reale e irreale: questi contrasti caratterizzano “Davvero” sia per sonorità, che per tematiche cantate.
Con sprezzante ironia, Benedetta Raina commenta così il suo nuovo singolo: «Nemmeno io so quale sia la vera realtà della canzone. Prendere la vita alla giornata mi è sempre sembrato molto ironico viste tutte le sfide che essa ci pone quotidianamente. Nel dubbio ho deciso di sbattermene!».
Andiamo a conoscerla un po’ meglio…
Prendere la vita così come viene, questo è il messaggio che rivolgi ai tuoi coetanei e forse anche a quelli con qualche anno di esperienza in più, ma secondo il tuo punto di vista, che è quello di una ragazza alla quale la vita dovrebbe regalare solamente sorrisi, è più difficile accettarsi o accettare? Capirsi o capire?
A mio parere sono entrambi difficili, anche se l’aspetto più importante è capirsi e accettarsi: questo è l’unico punto di partenza per poter poi comprendere gli altri ed apprezzarli. Sicuramente queste sono delle sfide non semplici, soprattutto partire dall’accettazione di noi stessi.
Dall’ascolto di questo tuo singolo si evince una determinazione ed una notevole forza interiore. Con quali motivazioni ed aspettative una ragazza di appena 19 anni si affaccia in un mercato discografico così complesso ed articolato?
La motivazione può essere solo la passione al giorno d’oggi, proprio perché ormai ci si muove in un mercato musicale vastissimo vista la facile possibilità di pubblicare musica un po’ per tutti. Sono dell’idea che ci voglia un trasporto non indifferente per quello che si promuove, alla fine un account su Spotify costa 50 euro all’anno e se lo possono fare tutti, la difficoltà sta proprio nel distinguersi.
Come nascono le tue canzoni? Aldilà delle situazioni contingenti c’è qualcosa in particolare che influenza il tuo pensiero e il tuo sound?
Ciò che non manca mai nella mie canzoni è una lamentela; vorrei chiamarlo malcontento, ma purtroppo (o per fortuna, chi lo sa…) esce in un modo un po’ più immaturo. Se c’è qualcosa che non va nella mia vita è come se iniziassero ad assillarmi certe frasi e melodie, la musica spesso è l’unico modo per dare forma a quello che penso.
A quale tipologia di fruitori ti rivolgi prevalentemente?
Spero chiunque possa ritrovarsi in ciò che scrivo, non vorrei avere un target preciso, ma sicuramente credo sia più probabile che mi ascoltino i giovani, chi è più vicino a me…
Non si finisce mai di sognare soprattutto quando si hanno appena 19 anni… Cosa ti aspetti dal prossimo futuro e, se potessi, come lo disegneresti?
Di anni ne ho ancora 18, anche se i 19 ormai sono vicinissimi. Il desiderio più grande per questo 2020 è quello di crescere come artista e allargare il mio pubblico. Provo a pensare per step perché io tendo a sognare davvero in grande, l’obiettivo finale è fare un bel concept album, come quelli che mi hanno fatto venire la voglia di fare questo lavoro.