Le recensioni di S&M: Selected Solo Works, Vol. 1-3 – Frode Haltli
Selected Solo Works, Vol. 1-3
Frode Haltli
Etichetta discografica: Svartskog Music Production
Anno produzione: 2020
di Federico Zugno
In tanti abbiamo pensato di sfruttare questo periodo difficile e incerto per riprendere in mano cose lasciate in sospeso e di realizzare ciò che abbiamo sempre procrastinato. Poi però questo non è accaduto, perché abbiamo bisogno di dinamismo, di far sgattaiolare le nostre ispirazioni tra gli impegni quotidiani e le scadenze che stanno sempre lì a guardarci.
Il fisarmonicista norvegese Frode Haltli invece è stato di parola. Con la determinazione e la versatilità artistica che lo contraddistinguono e che sono emerse già nella recente intervista che ci ha concesso (https://www.strumentiemusica.com/in-evidenza/alla-ricerca-dei-confini-della-musica-intervista-a-frode-haltli/), ha sfruttato i mesi di maggio e giugno per registrare circa centoventi minuti di musica originale per fisarmonica. Otto i compositori affrontati, di periodi e stili differenti, ma aventi tutti un legame diretto con il musicista: da Maja S.K. Ratke, partner nella vita e autrice dell’intenso e ricercato Dismantled Pipe, a Leif Kayser, compositore prolifico la cui musica ha colto l’interesse di Haltli già a quattordici anni; ma anche il russo Edison Denisov, il cui brano Des ténèbres à la lumière scritto poco prima della sua morte, pare in qualche modo profetico e profondo nel messaggio che viene efficacemente trasmesso, e il giovane Ørjan Matre con la sua Nephilim Song, ispirato da misteriose evocazioni bibliche.
Diviso in tre parti, questo lavoro pone in risalto l’originalità compositiva di tutti i brani, sostenuta dalla confermata padronanza dello strumento di Haltli. Sia che il contenuto venga presentato in una suite di brani (Seven Imperatives di Rolf Wallin e gli affascinanti Arabesque di Leif Kayser), sia che esso venga avvolto da una spirale ipnotica ed enigmatica (On the Banks of the Eternal Second di Magnar Åm), il musicista di Svartskog non punta al risparmio e, anzi, aggiunge una personale e sapiente interpretazione di chiara formazione scandinava. Interessante la proposta di Two Studies di James Dillon, due studi trascendentali originariamente scritti per pianoforte ma che si scoprono efficaci anche sulla fisarmonica.
La registrazione, essenziale come precisa lo stesso Haltli nella presentazione dell’album, contribuisce a dare una equilibrata profondità e fa emergere le sfumature timbriche su cui sono costruiti i brani stessi: su tutti, senko-hana-bi (In Yoshitake’s Garden) del compositore tedesco Robert HP Platz, un’autentica miniatura enigmatica coperta da un pulviscolo di note, il cui delicato cluster finale è fumo leggero di un incenso appena spento.
Pubblicato il 4 settembre scorso, Selected Solo Works, Vol. 1-3 può essere ascoltato in streaming e scaricato esclusivamente su Bandcamp.
Dedicato a chi ha fame di originalità, a chi vuole soddisfare la sua curiosità, a chi vuole scoprire nuovi repertori.